Carlos Sainz non può far altro che abbassare le penne in questo momento molto delicato: la sua situazione in Ferrari diventa delicata.
Il pilota di Madrid è stato di certo protagonista di un grande avvio di stagione ma quanto successo nel week end di Shanghai potrebbe lasciare degli strascichi a Maranello. Il suo rapporto con Leclerc deve essere meno conflittuale, per il bene di tutti.
Dal momento del suo arrivo in Ferrari, nel 2021, Carlos Sainz ha deciso di giocarsi a pieno le sue carte. L’allora team principal, Mattia Binotto, aveva lasciato lui e Leclerc liberi di battagliare sullo stesso piano, senza un ordine gerarchico prestabilito.
Alla fine nei primi tre anni di convivenza una volta è arrivato davanti lo spagnolo nella Classifica Piloti, due volte il monegasco, mentre quest’anno l’inerzia sembra essere a favore dell’ex pilota della McLaren e figlio d’arte. Tre podi, un quinto posto e una gara saltata per appendicite, oltre alla magnifica vittoria di Melbourne, l’unica non targata Max Verstappen.
Sainz può dirsi soddisfatto di quanto ottenuto in questo primo scorcio di 2024, ma in Cina qualcosa sembra essersi incrinato. Il suo rapporto con Leclerc è sempre stato piuttosto positivo e collaborativo, pur non sfociando mai nell’amore incondizionato. A Shanghai, sia al sabato che alla domenica, abbiamo assistito ad un botta e risposta che non ha fatto bene alle strategie del Cavallino Rampante.
Carlos Sainz, futuro ancora da scrivere: in ballo ci sono opzioni prestigiose
Come sottolineato dallo stesso Leclerc in una comunicazione via radio alla squadra durante la Sprint Race: “Carlos sembra lottare più con me che con gli altri piloti”. La posizione contrattuale dello spagnolo di certo non aiuta, visto che ancora deve decidere dove andrà a correre il prossimo anno.
La Ferrari lo ha scaricato per lasciare spazio a Lewis Hamilton e lui è in cerca di un sedile che possa soddisfarlo in pieno. In ballo ci sono la Red Bull, al posto di Perez, la Mercedes stessa con un percorso inverso rispetto al sette volte iridato, oppure l’attesa dell’Audi, che sbarcherà nel Circus nel 2026.
Vedremo se alla fine l’opzione più credibile sarà proprio quella della casa tedesca, ma resta il fatto che prima di arrivare a quel punto c’è da portare a termine una stagione ancora lunga e ricca di insidie. La convivenza con Leclerc dovrà funzionare meglio di quella avuta con Verstappen nel 2016 in Toro Rosso.