Il pilota spagnolo in forza alla Ferrari parla per la prima volta di un evento a dir poco drammatico che ha vissuto pochi mesi fa.
Di lui si parla da mesi, ovvero da febbraio in poi, in relazione all’arrivo a Maranello del sette volte iridato Lewis Hamilton. Carlos Sainz, tuttavia, ha avuto la tempra e la capacità di mettere da parte il chiacchiericcio e si è concentrato al massimo per portare avanti il suo obiettivo: vincere più gare possibili sul sedile della Ferrari.
In questa stagione, come accadde in quella precedente, è stato il primo a interrompere il dominio di Max Verstappen: in Australia, a seguito di un Gran premio gestito magistralmente, il figlio d’arte ha regalato una grande emozione ai tifosi e ha al contempo lanciato un segnale alle altre scuderie, Mercedes in testa (che però non pare più interessata allo spagnolo).
Sainz, il cui profilo lo sta sondando seriamente la Williams, non mette da parte il suo sogno di correre per una scuderia che ha come scopo quello di scalare le gerarchie. E nel frattempo non dimentica il suo recente passato fatto anche di difficoltà.
Questo Mondiale 2024 sarà ricordato dal pilota di Madrid per tutta la vita. Ne sta vivendo in effetti di tutti i colori: tra vittorie, podi e ritiri improvvisi (come l’ultimo di Montreal), il corridore della Ferrari non ha dimenticato nemmeno l’operazione che ha subito in Arabia Saudita, a Jeddah, poco prima di prendere parte al Gran premio.
Sainz, infatti, fu costretto a interrompere il weekend saudita a causa di un problema di appendicite. Per quel motivo lasciò il paese del Golfo finendo poi per essere sostituto dal giovanissimo Oliver Bearman. Intervistato dal podcast Nude Project, il pilota spagnolo ha parlato per la prima volta al grande pubblico che lo segue di quei momenti a dir poco drammatici, terminati con l’operazione chirurgica che gli impedì di correre.
“Sono state le due sessioni più dure della mia carriera, su un circuito fisico e con curve velocissime, non ho mangiato, non avevo praticamente energie“, ha detto Sainz tirando fuori dal cassetto dei ricordi quei momenti molto concitati. “Ricordo che sudai più del dovuto, ho sofferto molto sabato mattina e ho pensato che non fosse un virus, una volta in ospedale mi è stato detto che avevo l’appendicite“, ha concluso Sainz.
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