L’allenatore si è dimesso dopo l’ultima sconfitta. Inizio di stagione letale e tifosi scontenti, ecco perché è finita la sua avventura.
La stagione calcistica è iniziata da circa un mese e mezzo, ma questo non significa che già arrivino dei verdetti importanti, soprattutto per le squadre che sono partite col piede sbagliato.
I risultati pensano sempre, soprattutto per gli allenatori. Molto spesso, nella dura legge di questo sport, sono i responsabili tecnici i primi a pagare se le cose non vanno come devono, in particolare per squadre e club di prestigio da cui si aspetta sempre qualcosa di meglio.
Lo sa bene Senol Gunes, allenatore turco e vera e propria leggenda del proprio calcio. Un tecnico di grande esperienza che però ha preso una decisione molto difficile e delicata nei giorni scorsi. Infatti sono ufficiali le dimissioni di Gunes dalla panchina del Besiktas, una delle squadre più prestigiose della Superlig turca.
Colpo di scena dunque per il calcio turco ed internazionale. Nonostante l’ottima campagna acquisti estiva e le alte aspettative, Senol Gunes ha già dato l’addio al Besiktas. La squadra di Istanbul è partita piuttosto male tra campionato e coppe, dunque era evidente il bisogno di cambiare aria per l’esperto allenatore.
Il k.o. interno in Conference League con il Lugano, squadra del campionato svizzero, ha spazientito definitivamente il presidente Ahmet Nur Cebi. Si tratta della seconda sconfitta in Europa per il Besiktas, che rischia di uscire clamorosamente dalla fase a gironi della competizione Uefa.
Un dialogo post-partita tra Gunes ed il patron Cebi ha portato alla decisione delle dimissioni dell’allenatore 71enne. Una scelta che sicuramente non farà piacere ai tifosi bianconeri turchi, ma sembra l’unica inevitabile soluzione per cercare di risollevare una stagione nata decisamente male. Al momento sulla panchina del Besiktas siederà ad interim il vice Seref Cicek.
Oltre alla falsa partenza in Conference, il Besiktas non naviga in ottime acque neanche in campionato, dove è al quarto posto, con un ritardo di ben otto punti dalla capolista Fenerbahce. Tutto questo nonostante gli ottimi colpi estivi del club di Istanbul, che sul mercato si è accaparrato elementi internazionali del calibro di Rashica, Bailly e Oxlade-Chamberlain, tutti in arrivo dalla Premier League inglese, oltre che dell’ex milanista Rebic.
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