Il Milan è in seria difficoltà: l’attacco fa fatica a segnare e nel mirino ci è finito lui. Siamo a un passo dalla rottura definitiva e l’addio a fine stagione
Dopo essere partito alla grande il Milan ora è in difficoltà: problemi sottili, che sono emersi nel tempo. La squadra che era stata celebrata per il nuovo 4-3-3 di Pioli, arricchito da tanti nuovi acquisti elogiati dalla critica, ha manifestato lacune preoccupanti.
Intanto il primo posto è perso, ma soprattutto sono venuti fuori limiti in attacco, con sorprendenti cadute di condizione di giocatori importanti. Tra questi sicuramente Theo Hernandez, Leao e Giroud. I rossoneri hanno problemi in fatto di continuità, alternando ottime prestazioni ad altre più deludenti. Va anche detto che i segnali di allarme sono arrivati soprattutto dalla Champions League, visto che in campionato (prima della sconfitta contro la Juventus) aveva vinto le precedenti quattro partite. In Europa, invece, in tre gare i rossoneri non hanno mai segnato, né vinto.
Due pareggi per 0-0 e una sconfitta, roboante, in casa del Paris Saint Germain. E proprio questo risultato ha aperto il “processo” alla squadra e all’allenatore Stefano Pioli, che paga anche molte assenze. Il Milan fa fatica a segnare: un chiaro esempio è la crisi di Olivier Giroud, a secco da otto partite. Mai così tante da parte sua: se non dovesse fare gol nemmeno alla prossima dovrebbe toccherebbe il poco invidiabile record toccato da precedenti flop in attacco dei rossoneri. Da Lapadula a Higuain, tanto per fare degli esempi. Anche Leao è troppo discontinuo, ma per Giroud il discorso è diverso.
Giroud al capolinea: la sua esperienza al Milan è a un passo dalla conclusione
Il francese ha ormai 37 anni suonati, eppure gioca sempre. In campionato ha segnato un solo gol su azione (alla prima giornata) e poi altri tre su calcio di rigore. Evidente che un problema relativo all’età si pone, visto che il campione del mondo le gioca tutte.
Le alternative sono deludenti: attualmente lo svizzero Okafor non è al meglio. Tuttavia non è una prima punta “vera” e deve adattarsi, anche se ha dato qualche segnale positivo. E poi c’è Jovic: oggetto misterioso, che si è infortunato proprio a Parigi. Ovvio che i tifosi del Milan si aspettavano qualcosa di più. Sicuramente Giroud è un leader, calciatore carismatico e attaccato alla maglia.
Ma alla sua età aveva bisogno di un giocatore con cui alternarsi, e che poteva segnare sin da subito il nuovo corso dei rossoneri. Invece è praticamente solo, e in attesa di gennaio bisognerà andare avanti così. Situazione che non giova alla squadra, e ovviamente nemmeno al diretto interessato: sempre più criticato. Ecco perché non sembrano esserci margini (e obiettivamente avrebbe poco senso) parlare di rinnovo per un giocatore che probabilmente giocherà ancora uno o due anni, ma non più ai livelli di una volta. Il francese, infatti, si avvia all’addio a scadenza la prossima estate, provando a cercare un’esperienza in tornei meno impegnativi.