Scoppia un nuovo caos e una nuova penalizzazione, con richiesta di 12 anni di carcere per il presidente del club.
Sta succedendo di tutto in merito a quella che è la richiesta della Procura sull’indagine aperta per il club del patron italiano, con i 12 anni di carcere chiesti per quanto sarebbe accaduto all’interno del club che, oltre alla penalizzazione, rischia di sprofondare a livello societario.
La vicenda ha messo nell’occhio del ciclone la posizione del patron italiano che, in giro per l’Europa, ha investito nelle multiproprietà, in società di primissimo livello.
Finisce al centro delle indagini, secondo quella che è la notizia dell’ultima ora e che riguarda uno dei presidenti italiani legato a ben tre campionati in Europa.
Perché oltre alla proprietà italiana in Serie A, che è legata però ad una posizione di membro del comitato direttivo, c’è da ricordare che l’importantissimo imprenditore italiano, gestisce a livello imprenditoriale essendone presidente, sia il Watford che il Granada.
È per quanto accaduto in Liga che il presidente del Granada, Gino Pozzo, rischierebbe ben 12 anni di reclusione. La richiesta è arrivata quest’oggi, con il patron italiano che dovrà difendersi nelle sedi opportune per la vicenda che ha fatto scoppiare il caos nel campionato spagnolo.
A riportare la notizia sono i colleghi iberici de El Paìs, fonte che ha rivelato che la Procura in Spagna avrebbe chiesto la bellezza di 12 anni di galera per il presidente del Granada, Gino Pozzo. Il figlio del presidente dell’Udinese sarebbe al centro delle indagini, assieme all’ex presidente del Granada, Quique Pina. Il motivo? Alcuni movimenti sospetti, con l’accusa di reati fiscali.
La Procura spagnola chiederebbe infatti una multa salatissima per il Granada, società che sarà costretta – qualora la sentenza dovesse poi arrivare a sfavore della società andalusa – a rispondere come persona giuridica, tanto da pagare un’ammenda di circa 30 milioni di euro. Avrebbe combinato il Granada, secondo le stesse accuse, il trasferimento di alcuni calciatori, precisamente al Lussemburgo e non pagandoli in Spagna, riuscendo ad ottenere così un profitto a sfavore dell’Erario. Pertanto, in Spagna, sarebbe stato chiesto l’arresto di Gino Pozzo.
Al centro delle indagini c’è dunque il trasferimento di alcuni dei giocatori del Granada, registrati negli atti della Procura. Si tratta anche di un calciatore che è una vecchia conoscenza del calcio italiano, Jeison Murillo. Di seguito, tutti i nomi registrati: Siqueira, Mikel Rico, Brahimi, Allan Loureiro, Daniel Pudil e, appunto, l’ex Sampdoria e Inter, Jeison Murillo.
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