La coscienza generale lo aveva capito da tempo, ma vederlo concretizzarsi ha un altro effetto: l’annuncio riguarda il mondo Schumacher.
Non c’è pilota che scenda in pista o vinca un campionato senza confrontarsi con il sogno di replicare anche soltanto in parte le imprese di Michael Schumacher. Il Kaiser del Circus è un’icona internazionale il cui mito, sebbene la sua vita attuale aleggi nella massima riservatezza, dopo l’incidente che lo costringe ormai da anni, non tramonta mai. Per chi è di famiglia e svolge la sua stessa professione di pilota, come il fratello Ralf e il figlio Mick, la situazione è ancora più complicata, poiché sono state e sono più alte le aspettative nei loro riguardi.
Lo confermano le dichiarazioni che risuonano in questo momento in cui la F1 è ferma per la pausa estiva e il mercato dei piloti è in grande fermento, a causa di alcuni sedili ancora da occupare per la prossima stagione, la 2025. Infatti dopo il trasferimento di Carlos Sainz in Williams, si attendono novità per la Mercedes e possibili cambiamenti per la Red Bull, su tutti.
In questo mercato di piloti si fa spazio la figura di Mick Schumacher. La sua storia è peculiare, poiché nel 2020 è divenuto campione di F2 e ha debuttato successivamente con Haas, del cui team principale ha fatto parte anche nel 2022. Tuttavia, la sua parentesi in Formula 1 non ha convinto, infatti il figlio di Michael ha proseguito soltanto come collaudatore di Mercedes e McLaren, poi da questa questa stagione è pilota ufficiale nel WEC Alpine.
Schumacher, parla Villeneuve: la prospettiva su Mick
Il pilota tedesco sogna il ritorno nel Circus, in particolare coltiva il desiderio di essere il compagno di squadra di Pierre Gasly con Alpine dal 2025. In questo momento però in vantaggio sembra esserci Jack Doohan e, secondo il parere di Jacques Villeneuve, le prospettive del figlio di Schumacher non sono troppo promettenti.
Intervenuto a ‘IstantCasino.com’, il campione del mondo 1997 ha affermato: “Pare che nessun team voglia Mick, nessuno sembra voler fare i salti mortali per averlo in squadra. I suoi anni in F1 non sono terminati positivamente”.
Ciò non significa che non possa impegnarsi per migliorare – ne è convinto anche l’ex pilota canadese – ma ad oggi ingaggiarlo sembra un rischio troppo elevato. Nel 2021 con Haas non conquistò alcun punto e commise errori che a certi livelli è difficile “perdonare”. Secondo Villeneuve, nonostante in molti siano curiosi di rivederlo in F1, gli darebbero una chance per una questione su tutte: “La squadra che assume Mick in F1 è perché vuole l’immagine di Schumacher e spera che sia migliore di quello che era alla Haas“. Eventualmente toccherà a Mick smentire tale ipotesi in pista.