L’ultimo scandalo sulle giocate vietate rischio di affondare il campionato. Cosa rischiano i club e i loro proprietari.
La Federazione Italiano Giuoco Calcio (FIGC), probabilmente, da oltre un anno a questa parte, ritine di vivere un incubo. Si è iniziato maggio 2022, con il proscioglimento della Juventus per la vicenda della plusvalenze fittizie. A novembre però arrivano le carte di Prisma, il board bianconero si dimette con in testa il presidente Andrea Agnelli. Il lungo iter giudiziario-sportivo si conclude con la sentenza Uefa che esclude la Vecchia Signora dalle competizioni europee.
A fine agosto, sempre a causa di un’altra inchiesta della Procura di Torino, stavolta sulle scommesse effettuate su portali non autorizzati, in Procura Federale arriva l’autodenuncia di Nicolò Fagioli. Il centrocampista ammette le proprie responsabilità, inizia a collaborare con il procuratore federale Giuseppe Chinè. Oltre a Fagioli, a Torino risultano indagati Nicolò Zaniolo e Alessandro Tonali.
Zazzaroni: “Coinvolti i presidenti? Sarebbe assurdo”
Per Gabriele Gravina quindi una strada sempre in salita. L’Italia non si è qualificato agli ultimi due Mondiali. Soprattutto in merito al mancato accesso alla manifestazione in Qatar, qualche addetto ai lavori aveva chiesto la testa del presidente Figc. Gravina tira dritto, ma intanto Tonali e Zaniolo sono stati allontanati dalla nazionale proprio alla vigilia del doppio impegno con Malta e Inghilterra.
Per anticipare gli scenari su quella che viene già definita Scommessopoli, ai microfoni di TvPlay.it è intervenuto Ivan Zazzaroni. Per il noto giornalista siamo solo all”inizio di una lunga storia. “Ci sono calciatori coinvolti di grande spessore, i nomi non si possono ancora fare. Il caso si allargherà e sarà devastante. In Procura le prove sono molto forti”, afferma il Direttore del Corriere dello Sport.
Da Torino non trapela nulla, ma il cronista emiliano probabilmente fa riferimento a chat e a mail, oltre che a potenziali giri di soldi, che proverebbero l’effettuazione di puntate sul calcio da parte degli indagati. Al momento però, Zazzaroni, non ipotizza il coinvolgimento delle società e dei loro azionisti di riferimento.
“Non mi aspetto ripercussioni sui club, sono situazioni che riguardano individualmente alcuni calciatori. Ad oggi è così. Non mi risulta siano coinvolti i presidenti, sarebbe davvero assurdo”, ha aggiunto il giudice di “Ballando con le Stelle”.
L’inquilino di Piazza Indipendenza non fa sconti, escludendo la ludopatia come attenuante in caso di eventuale condanna. Non solo. Zazzaroni parla anche di alterazione di regolare svolgimento delle gare. “Spero che non ci siano state combine, nessuno contempla questa ipotesi per il momento. E’ comunque un illecito sportivo a prescindere”, spiega ancora,
L’illecito sportivo è normato dall’articolo 30 del Codice di Giustizia Sportiva che recita al comma 1: “Costituisce illecito sportivo il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica”. Per i giocatori, il minimo di squalifica ammonta a 4 anni.
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