Azione legale presentata e competizione a rischio, con la Serie A che si trova coinvolta in quello che è l’annuncio dell’AIC.
Senza troppi giri di parole, la competizione risulta ingiocabile quando manca più o meno una settimana al sorteggio di inizio luglio per quanto riguarda il nuovo campionato di Serie A, con il calendario che sarà presentato negli appuntamenti che riguardano i club italiani.
Perché il calendario della Serie A, a causa degli stravolgimenti che riguardano il format della Champions League che cambia e non solo, con l’introduzione di un nuovo torneo organizzato dalla FIFA, subisce degli stravolgimenti senza precedenti ed è l’Associazione Italiana Calciatori che ha espresso ogni tipo di preoccupazione a riguardo, tant’è che c’è stata un’azione legale ai danni della stessa FIFA per quanto accaduto nel corso dell’ultimo periodo e che sta portando i club a forti preoccupazioni, tanto che non è da escludere l’ipotesi di una rinuncia al torneo stesso.
Difendono i propri diritti e lo fanno per voce di Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC), che ha così parlato oggi dopo le notizie circolate sull’azione legale che riguarda la scelta della FIFA, di non aver mai interpellato nessuno sulla decisione di aggiungere il Mondiale per Club ad un calendario già fitto di impegni.
Una decisione che non avrebbe digerito e della quale ha parlato nel corso di un’intervista concessa ai microfoni di Rai Radio 1, nel corso della trasmissione Radio Anch’io Sport, con le notizie sull’aumento di partite che secondo uno studio della FIFPro risulterebbe pure dannoso ai fini della salute dei calciatori.
Umberto Calcagno ha infatti detto: “L’azione legale è una strategia condivisa con la World League, anche la Serie A è d’accordo con noi su questa battaglia. Lamentiamo il fatto che, senza alcun tipo di consulto, si sia aggiunta una competizione all’interno di un calendario già affollato”.
Erano circolate alcune voci sul Real Madrid, che rinunciava al Mondiale per Club – poi risolto in un comunicato ufficiale pubblicato dalla società madrilena – e non è da escludere un’ipotesi di tale tipo per Inter e Juventus, due club coinvolti nel fitto calendario del quale si parla in Serie A.
Da capire quali saranno gli introiti perché, con i soldi che girano all’interno di tali competizioni, Inter e Juventus potrebbero finanziarsi con entrate non da poco. Ma da chiarire sarà quella che è la posizione sul calendario della stagione 2024/2025 che preoccupa e non poco Umberto Calcagno, presidente dell’AIC.
Quelle che seguono, sono le parole di Umberto Calcagno sul calendario per la stagione di Serie A 2024/2025: “C’è bisogno di un riscontro immediato, i top player potrebbero giocare 85 partite nel corso di una stagione, siamo ad un punto di non ritorno. Anche nell’intervista di Ancelotti, l’aspetto economico ha avuto più risalto, ma si è parlato appunto della difficoltà di gestire una stagione che non finirebbe mai. I calciatori sono preoccupati di non riuscire più a rendere, al meglio, nella lor attività”.
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