I limiti della Serie A sono chiari sotto gli occhi di tutti, ma il campionato italiano potrebbe tranquillamente arrivare a stretto giro ai livelli, economici e non, della Premier League.
A confermarlo è stato l’amministratore delegato della Lega Luigi De Siervo, che nel corso del suo intervento riportato questa mattina su Il Corriere della Sera, ha parlato e spiegato proprio di come la Serie A, tramite innovazioni, stia piano piano riducendo il gap con quello che è definito da molti il campionato più bello e competitivo del mondo, la Premier League, anche se c’è un ostacolo che inevitabilmente rallenta questo processo di crescita, comunque importante.
Con le innovazioni di campo e tecnologiche, la Serie A sta cercando di colmare a grandi passi il gap con la Premier League, campionato definito da tutti il più bello e competitivo al mondo. A parlare di questo “progetto” l’amministratore delegato della Lega Luigi De Siervo, che nel corso del suo intervento a Il Corriere della Sera ha toccato più temi, parlando ovviamente anche del momento (positivo) e dello stato del calcio italiano.
Il dirigente ci ha tenuto a precisare come la Serie A stia diventando anno dopo anno sempre più competitiva, ed il fatto che nelle ultime stagioni ci siano state tutte vincitrici diverse non può fare altro che confermarlo. Questo, però, non sembrerebbe essere (ancora) necessario per arrivare ai livelli della Premier League, cosa ai quali i vertici del calcio italiano starebbero lavorando con assiduità da tanti anni.
Il processo continua a progredire anche a ritmi piuttosto elevati, se non fosse per la pirateria, il più grande nemico, attuale, del calcio italiano. In merito a questo discorso l’ad De Siervo ha lanciato un messaggio piuttosto chiaro ai taccuini de Il Corriere della Sera, dicendo: “Raggiungeremo la Premier League quando avremo ridotto la pirateria. […] Senza questo fenomeno gli inglesi sarebbero tutt’altro che irraggiungibili”.
Cosa manca alla Serie A per arrivare ai livelli della Premier League? Distruggere la pirateria, ed in merito a questo discorso l’ad De Siervo è stato piuttosto chiaro, rendendo noti numeri, e cifre, che oltre a far riflettere fanno anche piuttosto preoccupare, anche perché sarebbero potute servire e non poco nel processo di crescita del campionato.
Sempre ai taccuini de Il Corriere della Sera, infatti, il dirigente italiano ha detto: “Il fenomeno è ancora gigantesco (pirateria ndr): la serie A perde 300 milioni di euro l’anno (che vanno alla criminalità organizzata) grazie alle connessioni illegali. Significa un miliardo in un triennio […]”.
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