Giorni di lacrime per i tifosi dell’Inter e per gli amanti della Serie A costretti a dire addio all’ex campione d’Italia.
Doveva essere una settimana di lavoro ininterrotta per l’Inter che dopo il pareggio subito contro il Genoa a Marassi, sperava di potersi concentrare sulla prossima gara di campionato. L’obiettivo dei nerazzurri è quello di onorare la seconda stella cucita sul petto e, se possibile, di confermarsi anche prima in classifica. Scenario non certamente semplice per il club meneghino che ha dovuto mettere per un attimo da parte le proprie ambizioni, l’addio ha scosso tutto l’ambiente.
Per l’Inter, ma anche per il calcio e per tutti i tifosi che hanno avuto il piacere di viverlo da vicino, è stato un grande di questo sport e il suo nome è destinato a rimanere nella storia. Nonostante sia nato lontano svariati chilometri dal Bel Paese, l’Italia con il passare del tempo è diventata una vera e propria casa per lui.
Al punto che grazie alle sue prestazioni e al suo senso di appartenenza, è riuscito persino ad indossare i colori della Nazionale. In molti lo ricorderanno per essere stato uno dei pochi giocatori a vestire due maglie diverse per quanto riguarda le nazionali maggiori. Sebbene quest’estate abbia sancito la fine della sua avventura su questa terra, per lui ci sarà sempre un posto speciale nel cuore degli interisti.
Profondo dolore e comunicato ufficiale da parte del club che non è ovviamente rimasto impassibile dopo aver appreso la notizia ma ha subito voluto far sentire tutta la propria vicinanza alla famiglia del grande ex scomparso. Ad essersi spento alla veneranda età di 91 anni è stato Humberto Maschio, ex centrocampista argentino naturalizzato italiano.
Nato ad Avellaneda nel 1933, è stato uno dei giocatori più rappresentativi per quanto riguarda la Serie A del secondo dopoguerra. Dotato di una buona tecnica individuale e di una struttura fisica perfetta per questo sport, gli esperti lo ricordano ancora oggi come un calciatore assolutamente moderno per la sua epoca. Nonostante fosse di natura un centrocampista, il suo fiuto per il goal ha sempre fatto di lui un centravanti aggiunto.
Basti pensare che nella sua avventura italiana, durata dal 1957 al 1966, è riuscito a realizzare la bellezza di quasi 40 goal. Numeri certamente interessanti per quello che era il calcio di una volta. Arrivato in Italia grazie al Bologna, nella stagione 1962/63 è stato un giocatore dell’Inter. Con i suoi 4 goal in 15 partite contribuì alla vittoria dell’ottavo scudetto nerazzurro. Il 20 agosto se n’è andato in pace avvolto dal calore dei suoi cari.
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