Un altro grave lutto sconvolge la Serie A e i suoi tifosi: se ne va un protagonista assoluto degli anni ’70.
A diversi mesi di distanza dalla morte dell’indimenticabile Gigi Riva, la Serie A sperimenta ancora una volta cosa significa perdere un grande atleta che ha scritto pagine importanti in passato, vestendo in particolar modo la maglia del Cagliari.
Nelle ultime ore ci ha difatti lasciato uno dei più grandi eroi dello Scudetto 1970 vinto proprio dai sardi: in quella squadra indimenticabile, costruita perfettamente sul talento inesauribile di Riva, svolgeva un ruolo fondamentale, quello di stopper, Comunardo Niccolai, abile difensore che proprio al Cagliari deve la sua popolarità. Niccolai è scomparso all’età di 77 anni presso l’Ospedale San Jacopo di Pistoia, la sua città degli ultimi anni. Era ricoverato da tempo a seguito di un malore.
È passato sfortunatamente alla storia con l’appellativo di ‘re degli autogol’, i tifosi del Cagliari devono però a lui e a tutti gli altri componenti della rosa 1969/1970 uno Scudetto che ha fatto la storia della Serie A per il modo con il quale è arrivato in Sardegna. Niccolai, il cui nome Comunardo il papà lo scelse per amore nei confronti della città di Parigi, ha legato il suo nome al club sardo (dodici le stagioni da lui giocate in rossoblù).
Ma anche a una serie di autogol passati alla storia: come quello che mise a segno, per sua sfortuna, in un match tra Juventus e Cagliari del 1970, corretto poi da una straordinaria doppietta di Riva. Il match, decisivo per il trionfo finale, terminò infatti 2-2. Cresciuto calcisticamente tra le file del Montecatini Terme, città non molto lontana dalla ‘sua’ Uzzano (in provincia di Pistoia), Niccolai si è fatto notare dagli osservatori del Cagliari quando giocava al Torres, in Serie C.
Prima di diventare perno centrale dei sardi, trascorse però diverse stagioni alle spalle di Raffaello Vescovi che ebbe modo di insegnargli i segreti del difensore. In totale con la maglia dei sardi trascorse dodici stagioni e giocò ben 228 partite. Il profilo di Niccolai, però, è legato anche al mondo della panchina: ebbe il merito di rivestire, nei primi anni 90′, il ruolo di selezionatore della Nazionale. In quel periodo ebbe l’onore di far crescere futuri campioni del nostro calcio come Gianluigi Buffon e Francesco Totti. Nel 1993 divenne invece allenatore della nazionale femminile azzurra.
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