Ripicca contro la Juve in serie A: Cristiano Giuntoli incassa il colpo. Vogliono vendere il talento a tutti tranne che ai bianconeri.
Che la Juve non sia ben vista in serie A è una cosa risaputa. Si dice che la Vecchia Signora o la si ama o la si odia. Mezza Italia calcistica, quella non di fede bianconera, è invisa al club piemontese. Anche tra gli addetti ai lavori si è spesso manifestato l'”odio” (sportivo, naturalmente) contro la Juve.
Quindi non sorprendono più di tanto le nuove voci che vedono un club di serie A disposto a vendere ovunque il proprio talento tranne che a Giuntoli. Una porta sbarrata a prescindere, un no secco a qualsiasi offerta. Questa vicenda ha del clamoroso ma c’è un motivo ben preciso sotto. Intanto Cristiano Giuntoli e il team mercato bianconero continuano ad incassare due di picche per questo affare.
Ci riferiamo a quello relativo a Riccardo Calafiori. La Juventus vorrebbe portarlo a Torino, formulando anche diverse offerte al Bologna ma per i felsinei è chiusura totale. No alla cessione dell’ex Roma. Con una buona offerta che soddisfi Sartori, il duttile difensore può partire. Basta che non vada alla Juve. Il club felsineo vuole cederlo ad altri, e il motivo è alquanto grottesco.
La Juve si è decisa ad affondare il colpo perché Calafiori ritroverebbe in bianconero Thiago Motta, l’uomo a cui il Nazionale deve tutto. Arrivato l’anno scorso nel capoluogo emiliano da eterna promessa non mantenuta, è letteralmente esploso come uno dei migliori del campionato, imponendosi sin da subito come titolare. Anche grazie alla fiducia incondizionata datagli dall’italo-brasiliano.
L’ex centrocampista vorrebbe portarlo con sé a Torino, per continuare il discorso avviato al Bologna. Ma il club felsineo ha detto di no. Il motivo? Surreale e grottesco. Gli emiliani sono rimasti scottati dal passaggio di Thiago Motta in bianconero e per questo non vogliono fare affari con loro. Una sorta di ripicca vera e propria, come spiegato dal giornalista Marcello Chirico.
Il collega, di nota fede bianconera, se la prende oltre misura con il Bologna bollando la scelta come “scellerata e priva di senso”. Sta di fatto che se il Bologna non vuole darlo proprio per questo motivo diventerebbe un caso alquanto strano, di quelli che difficilmente si sentono nel mondo del calciomercato. Anche perché, in fin dei conti, Thiago Motta è andato via di sua spontanea volontà, decidendo prima di rescindere con i felsinei e poi di accasarsi alla Juve. Di sicuro non si è lasciato bene né con la società né con la piazza e questa è la dimostrazione.
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