La società rossonera è in lutto per la scomparsa di uno dei calciatori che ha scritto pagine importanti della storia del club rossonero.
Il Milan piange per l’addio a uno dei suoi protagonisti del passato, la società di via Rossi e gli altri club italiani hanno mostrato il loro cordoglio per questa perdita.
Il calcio italiano, nel momento delle pause dovute agli impegni delle nazionali, registra un’altra perdita importante. Una scomparsa avvenuta nelle scorse ore riporta un po’ di tristezza ai tifosi, soprattutto per quanti hanno visto in campo uno dei protagonisti del passato.
Con il Milan ha vinto una Coppa dei Campioni e rimarrà per sempre nella storia: lo confermano i tifosi che hanno rivisto le immagini in bianco e nero, apprezzandone la professionalità e l’impegno dato alla causa rossonera. A 84 anni è morto Ambrogio Pelagalli, ex difensore del Milan e di altre squadre italiane.
Il calcio italiano piange Ambrogio Pelagalli
L’ex calciatore era cresciuto nelle giovanili del Milan, onorando poi sempre al massimo la maglia nella sua militanza in prima squadra. Ha giocato con il club rossonero dal 1961 al 1967, un’epoca importante per il calcio italiano con tante sfide di grande livello contro la Juventus di Sivori e Charles, nonché l’Inter allenata da Helenio Herrera.
Pelagalli era uno dei calciatori più tenaci in campo e aveva la fiducia di Nereo Rocco, l’allenatore triestino si fidava di un difensore spesso polivalente in campo, che giocava da terzino ma non disdegnava di giocare al centro della difesa e da centrocampista. Con il Milan vinse lo Scudetto nel 1962 e successivamente la finale della Coppa dei Campioni.
L’antenata della Champions fu conquistata da Pelagalli purtroppo limitandosi a guardare i suoi compagni, questo è stato un piccolo rammarico: nella finale contro il Benfica era fuori per infortunio. Resta comunque il suo contributo importante nel corso del tempo, ben apprezzato dai tifosi rossoneri che lo hanno ricordato con grande affetto in queste ore.
La scomparsa di Pelagalli ha riunito nel ricordo soprattutto una vecchia generazione di tifosi, che ne apprezzavano la professionalità e la capacità di essere un uomo di calcio senza troppi fronzoli. Nel corso della sua carriera ha giocato anche con Atalanta, Roma, Taranto e Piacenza, allenando successivamente nella serie minori con una promozione ottenuta col Martina Franca in C1, prima di diventare osservatore per tanti anni proprio con i rossoneri.