Giudizio negativo che riguarda anche Jannik Sinner e che prova a sminuire il momento d’oro del tennista altoatesino ed il suo grande 2023.
Senza dubbio il finale di stagione di Jannik Sinner è stato un trionfo continuo. Il tennista italiano si è tolto grandi soddisfazioni e ha fatto letteralmente impazzire di gioia i suoi fan, che lo seguono costantemente e con grande passione in tutte le competizioni.
Negli ultimi mesi del 2023, Sinner ha conquistato due importantissimi tornei, quelli di Pechino e di Vienna. Poi ha sfiorato la vittoria alle ATP Finals, giungendo fino all’atto conclusivo ma venendo poi surclassato da un Novak Djokovic incontrastabile. Ma la ciliegina sulla torta è stata la vittoria della Coppa Davis con la squadra azzurra.
Sinner ha letteralmente trascinato l’Italia a rivincere il trofeo a squadre, che mancava dal 1976. In particolare i successi sulla Serbia di Djokovic, sia nel singolare che nel doppio, hanno avvicinato gli azzurri al torneo. Eppure, nonostante queste prestazioni eccellenti, non mancano le critiche e le mazzate verbali nei suoi confronti e non solo.
Omar Camporese sminuisce la vittoria dell’Italia: “Non è stata la vera Coppa Davis”
In particolare le dichiarazioni di un ex tennista italiano sembrano sminuire il successo di Jannik Sinner e dei suoi connazionali in Coppa Davis. Una voce fuori dal coro, mentre tutta l’Italia sportiva esulta ancora per una delle migliori imprese del 2023.
Si tratta di Omar Camporese, che in un’intervista rilasciata a Fanpage ha utilizzato parole non così esaltanti sul successo ottenuto in quel di Malaga: “Credo che non sia stata un’impresa perché la squadra è forte. Ci doveva credere e ci ha creduto. Premessa: questa non è la Davis. Abbiamo vinto sì, ma non è la Davis delle cinque partite, è un torneo. Abbiamo sempre detto che questo format è orribile, non ti fa avere i sentimenti di quella Coppa Davis vera e propria che si giocava prima. Però l’Italia ha vinto la Coppa Davis, si chiama ancora così”.
In pratica Camporese pone l’accento sul fatto che l’Italia abbia vinto una Davis molto diversa dal passato, più semplificata da un format forse meno competitivo dei tempi in cui era lui tra i protagonisti della squadra azzurra. E soprattutto che Sinner e compagni erano tra i favoriti e dunque non si sia trattato di un’impresa.
Strano che l’atleta nativo di Bologna sia così caustico nel giudizio. Ma si unisce alle critiche di Alexander Zverev, il tennista tedesco che ha deciso di saltare da qualche anno la Davis per lo stesso motivo: un format troppo commerciale e poco avvincente.