L’amicizia che lega Jannik Sinner a Matteo Berrettini fa commuovere i tanti fan dei due tennisti: cosa è successo negli ultimi giorni.
Jannik Sinner è, senza ombra di dubbio, lo sportivo del momento in Italia, e non solo. La consacrazione di solo una settimana fa con la vittoria degli Australian Open, uno Slam che mancava al mondo delle racchette (maschili) di casa nostra da 48 anni, quando Adriano Panatta vinse il Roland Garros, fa ben sperare per il futuro, ma senza nessuna pressione, come ha detto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’incontro al Quirinale con la squadra della Coppa Davis.
Nello stesso discorso, il Capo dello Stato ha messo in luce i valori del tennista altoatesino, tramandatogli dalla famiglia che lui, Sinner, non ha mai smesso di ringraziare specialmente per la libertà che gli hanno regalato.
Non c’è però solo quello, e il 22enne numero 4 al mondo gli insegnamenti dei genitori li ha messi in campo anche con il suo amico, e tennista pure lui, Matteo Berrettini. Il romano, 27 anni, da sesto nel ranking Atp nel 2022, è scivolato oltre la 100esima a causa di numerosi e ripetuti infortuni – l’ultimo al piede gli ha fatto saltare anche il torneo a Melbourne Park.
Sinner e il bel gesto per Berrettini: “Se dovesse chiedermi aiuto, io ci sono perché tengo a lui”
La stessa cornice in cui, dicevamo, Sinner ha battuto Daniil Medveded in cinque set sofferti portando a casa un trofeo neanche mai sfiorato in Italia. Neanche da quel Berrettini che l’11 luglio 2021 aveva perso la finale di Wimbledon contro Novak Djokovic e che un tempo si pensava (a ragione) che avrebbe potuto essere quello che ora è l’amico per il movimento tennistico.
In occasione del trionfo agli Australian Open, ha raccontato in conferenza stampa il 22enne di San Candido, l’ex numero 6 al mondo gli ha mandato un bellissimo messaggio. “Lui – ha detto Sinner – è un giocatore veramente forte, spero di vederlo in campo il prima possibile. È una persona, un giocatore che manca nel circuito. Matteo mi ha sempre aiutato e gli sono grato”, motivo per il quale, ha concluso, “adesso se serve, se lui mi dovesse chiedere qualcosina come già successo qualche volta, io sono molto aperto ad aiutarlo perché ci tengo molto a lui”. Un esempio di signorilità e sportività che non nasconde competitività e, per questo, particolarmente apprezzato.