Il nuovo numero 4 del mondo nonché talento di punta del tennis italiano si è intrattenuto in collegamento con la leggenda azzurra
Il torneo di Pechino non sarà certo ricordato – perché a livello di prestigio è già inferiore al Masters 1000 di Toronto vinto dall’altoatesino a metà agosto – come l’affermazione più importante della sua carriera. Ma è stata una vittoria che resterà indelebile nella memoria di Jannik Sinner per una serie di motivi.
Innazitutt la vittoria in semifinale contro Carlos Alcaraz ha sancito il raggiungimento della posizione numero 4 del ranking ATP. Un qualcosa mai riuscito ad alcun italiano in passato, se non ad Adriano Panatta, ben 47 anni fa. Tra l’altro l’ex campione romano non riuscì a conservare la posizione fino a fine anno – chiudendo settimo – : cosa che invece, classifica e calendario alla mano, è nelle corde di Jannik poter fare.
Oltre ad esser passato in vantaggio negli scontri diretti col fenomeno di Murcia – ora l’azzurro conduce 4-3 – la successiva vittoria in finale contro Daniil Medvedev ha sancito la fine di una maledizione. Nei 6 precedenti col russo infatti, qualsivoglia fosse la superficie, Jannik ne era uscito sconfitto. Il trionfo in terra cinese, terzo di un 2023 da incubo, ha anche comportato la fine delle speculazioni sul riposo invocato da Sinner come giustificazione per non partecipare ai match di Davis con l’Italia, a metà settembre.
Se non si fosse effettivamente riposato, probabilmente il tennista non si sarebbe presentato in forma smagliante in Cina. E poi c’è un altro dato statistico, che riguarda sempre la vecchia gloria del tennis italiano citata in precedenza.
Sinner risponde a Panatta: l’altoatesino conosce la storia
Pechino ha rappresentato il nono titolo ATP del nativo di San Candido. Egugliato Fognini, Sinner ha già messo nel mirino sempre Panatta, fermo a quota 10. Sul parallelo tra i due è intervenuto lo stesso vincitore del Roland Garros 1976, che dagli studi della ‘Domenica Sportiva’ ha parlato con l’ex allievo di Riccardo Piatti, che era in collegamento. Ne è uscito un simpatico siparietto.
“Probabilmente Jannik arriverà primo, ma ci sono troppe aspettative“, ha dichiarato Panatta. La risposta di Sinner, improntata ad una grande umiltà e ad un sano realismo, non si è fatta attendere: “Ovviamente sono felice di essere il numero quattro al mondo come Adriano, ma guardo anche a me stesso e alla mia storia. So che tu hai vinto a Roma, a Parigi, la Coppa Davis e tantissime altre cose. Io farò la mia strada, continueremo a lavorare perché so che c’è ancora tantissimo da fare. Vedremo che fine farò“, ha chiosato Jannik.