Sinner protagonista indiscusso di un momento epocale: niente, da questo momento in poi, sarà più uguale a prima.
Nel mese di novembre, Jannik Sinner aveva già abbondantemente arraffato tutto quello che poteva. Aveva matematicamente ottenuto un posto tra i Maestri in gara alle Nitto Atp Finals 2023 e aveva pure agguantato, come se non bastasse, il quarto posto della classifica mondiale.
Mettere in tasca nuovi punti è sempre utile, certo, ma in quel momento l’altoatesino aveva una sola cosa in testa: l’appuntamento ai piedi della Mole. Avrebbe potuto tranquillamente rimanersene a casa e saltare gli ultimi appuntamenti della stagione, dunque, ma aveva comunque deciso di volare alla volta di Parigi per disputare il Paris Masters in calendario. Al primo turno aveva affrontato lo statunitense Mackenzie McDonald, che aveva, più o meno agevolmente, battuto in 3 set. E fin qui non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse per le polemiche che avevano inevitabilmente fatto da contorno a quella partita.
Il nativo di San Candido e il suo avversario d’Oltreoceano erano scesi in campo nel cuore della notte. Tant’è che avevano giocato, addirittura, fino alle 2:37. Una maratona massacrante, estenuante, che aveva fatto arrabbiare tanto i tifosi quanto, per ovvie ragioni, anche i diretti interessati. Soprattutto perché Sinner, come da programmazione, sarebbe dovuto tornare in campo già 14 ore dopo, per affrontare il neo top ten Alex de Minaur. Non lo fece, naturalmente: si ritirò, sollevando così un gran bel polverone.
Per la prima volta in assoluto si iniziò a parlare, infatti, di rispetto dovuto ai giocatori in gara. Perché non è pensabile che un tennista non possa riposare tra un match e l’altro e che si veda costretto a fare le ore piccole per via della mancanza di organizzazione nell’ambito di un torneo.
Ha dato un contributo non indifferente, quindi, alla svolta annunciata nelle scorse ore da Atp e Wta. Le due associazioni professionistiche hanno deciso di mettere dei paletti ben precisi e di tutelare, in questo modo, i giocatori dei due circuiti. Tanto per cominciare, come si apprende dal comunicato stampa da esse diffuso, l’ultimo match serale non potrà più iniziare più tardi delle 23. Nel caso in cui il giudice di sedia non ne avesse ancora decretato l’inizio alle 22:30, si provvederà a spostarlo sul primo campo disponibile, così da velocizzare il tutto.
Altra novità: da questo momento in poi, già a partire da gennaio, su nessun campo si potranno giocare più di 5 partite al giorno. Le giornate si comporranno di 3 sessioni diurne, con inizio alle 11, e di 2 serali: la prima di queste 2 dovrà iniziare al massimo entro le 19:30, benché Atp e Wta auspichino che avvenga entro le 18:30. Una stretta inaspettata ma graditissima dal pubblico e dai giocatori. Un po’ meno dagli organizzatori dei vari tornei, magari, che non potranno più lasciare nulla al caso, ma tant’è. Giustizia è fatta e il merito, consentiteci di dirlo, è anche un po’ di Sinner.
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