Sinner, i tifosi del tennista altoatesino stentano a crederci: il campione azzurro davanti a Djokovic nella classifica mondiale.
Adriano Panatta ne è convinto. L’ex tennista romano è certo del fatto che Jannik Sinner sia destinato a salire sul tetto del mondo e che resterà lì, a godersi l’impareggiabile panorama, per un bel po’ di tempo. E se lo dice lui, che di tennis se ne intende molto più dei detrattori che nei mesi scorsi hanno messo l’altoatesino alla gogna, vuol dire che le probabilità che accada sono effettivamente alte.
Non sarà un’impresa facile, quello è poco ma sicuro, ma per un campione che lo scorso anno di questi tempi non era neanche in top ten, e che ora ha chiuso la stagione in quarta posizione, non c’è niente di veramente insormontabile. Dovrà essere impeccabile, però, il nativo di San Candido, se vorrà dare filo da torcere ai tre guerrieri che lo precedono nel ranking Atp. Dovrà fare benissimo laddove lo scorso anno ha peccato e sperare, al tempo stesso, che i tre migliori giocatori del momento lascino qualcosa per strada, nei mesi a venire.
Bisognerà ragionare per step, ora che la vetta è così incredibilmente vicina. Raggiungere Daniil Medvedev e scavalcarlo, tanto per cominciare, non dovrebbe essere troppo difficile: a separarli ci sono “solo” 1110 punti, colmabilissimi nell’arco dei vari appuntamenti che caratterizzeranno la prima fase dell’anno. A partire dagli Australian Open, primo Slam dell’anno, che sarà già di per sé un’occasione ghiottissima per realizzare il sogno di Jannik di vincere un Major.
Sinner numero 1, si salvi chi può
Nel caso in cui, invece, la terra dei canguri non dovesse portare fortuna, il Sunshine Double offrirà all’altoatesino non una, ma ben due occasioni d’oro. La prossima primavera sarà determinante ai fini della sua ascesa al trono, visto che tra Indian Wells e Miami ci sono un bel po’ di punti e di prestigio in palio.
A quel punto potrebbe avere già sorpassato Medvedev e gli toccherebbe contrastare Alcaraz, che nella prima metà del 2024 difenderà un bottino mostruoso. Al momento a separare i due campioni ci sono 2mila punti, niente di insormontabile, insomma. Sempre a patto, s’intende, che Carlitos arranchi qua e là e che non acciuffi tutto quello che può.
Sarà ben più difficile spodestare Djokovic, che viaggia a vele spiegate verso l’infinito e oltre con 5mila punti in più rispetto a Sinner. Posto che l’azzurro faccia bene nei primi mesi dell’anno, la corsa al trono dovrebbe verosimilmente caratterizzare la seconda metà del 2024. Potrebbe accadere, come potrebbe non succedere. Al solo pensiero che il sogno diventi realtà, però, i tifosi già non stanno nella pelle.