Il nostro Jannik Sinner rischia di diventare un vero e proprio incubo per Novak Djokovic, arrivato ormai alla soglia dei 37 anni e sempre più vicino al ritiro
Il tennista azzurro è riuscito a battere due volte il numero uno del mondo nel giro di appena due settimane. Ora il futuro sembra essere tutto dalla sua parte e c’è chi scommette che potrebbe dare il colpo di grazia alla carriera del Goat.
La stagione di tennis 2023 si è conclusa con un lampo azzurro. L’Italia ha messo le mani sulla Coppa Davis, la seconda della sua storia, grazie ad un immenso Jannik Sinner. Il giocatore di San Candido ha deciso di fare la storia a soli 22 anni, battendo in singolare e in doppio il numero uno del mondo, Novak Djokovic e chiudendo un cerchio iniziato alle ATP Finals di Torino.
Proprio in casa, al Pala Alpitour, l’altoatesino era stato sconfitto dal serbo, dopo averlo battuto nel round robin. La correttezza di Sinner nello sconfiggere anche Rune nell’ultimo turno del girone, aveva permesso a Nole di essere qualificato e di andare sino in fondo. Un gesto particolarmente apprezzato dal tennista più vincente della storia che lo ha fatto presente proprio al termine della finale. Sinner ha le stigmate del campione anche per questo, oltre che per quel talento smisurato che madre natura gli ha donato.
Un talento destinato a portarlo sul tetto del mondo il prima possibile, così come a vincere un torneo dello Slam. Tutti step prefissati, così come il ritiro di Djokovic che ormai rischia di essere alle porte.
Djokovic e Sinner, una rivalità che potrebbe “distruggere” il serbo: l’idea di Adriano Panatta
A parlare della situazione di Djokovic è stato anche Adriano Panatta, che ai microfoni della Rai ha ricordato una dinamica sempre avvenuta in passato.
“Secondo me, se Sinner dovesse batterlo altre due o tre volte nel 2024, diventerebbe l’incubo di Djokovic, spingendolo al ritiro”. L’ex numero 4 del mondo, vincitore della David nel ’76 poi aggiunge: “D’altronde non ci dimentichiamo che è successo a Borg con l’arrivo di McEnroe e allo stesso americano con l’esplosione di Boris Becker”.
Insomma l’era Djokovic, lunghissima e costellata di successi fantastici, potrebbe essere arrivata quasi al capolinea, per lasciar spazio a questa nuova generazione di giocatori formidabili. Oltre ad Alcaraz (vincitore già di due Slam) e Rune, c’è proprio il nostro Sinner a portare la bandiera della Next Gen.