Uno dei rivali di Jannik Sinner torna indietro nel tempo raccontando le differenze rispetto ad oggi: il retroscena lascia tutti di sasso.
Il tennis moderno, per lo meno quello degli ultimi 20 anni, è stato dominato dall’epopea dei cosiddetti Big Three che, alternatisi al comando della classifica e nella suddivisione delle vittorie nei tornei del Grande Slam e non solo, hanno letteralmente dominato la scena. Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic hanno ‘cannibalizzato’ il circuito, impedendo di fatto – anche grazie alla loro incredibile longevità ad alti livelli – un ricambio generazionale nell’élite del tennis mondiale.
Solo dopo il ritiro del campione svizzero, avvenuto nel 2022, e l’inizio del declino fisico di Rafa Nadal, esploso in tutta la sua gravità nel 2023, si è iniziato ad ipotizzare che ci fosse qualcuno in grado di raccogliere l’eredità dei campionissimi di inizio secolo. Anche senza due dei tre alfieri citati però, tale ricambio non può dirsi ancora avvenuto del tutto.
Se è vero come è vero che il fuoriclasse serbo nella scorsa stagione ha lasciato le briciole ai suoi avversari. Trionfando in 3 dei 4 Major stagionali, arrivando in finale nell’unico torneo dello Slam non vinto, e conquistando anche le Finals di fine anno. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono i nomi più gettonati del circuito relativamente all’inizio di una nuova era tennistica post-Big Three.
I due giovani terribili hanno iniziato a vincere, meritandosi l’appellativo di ‘eredi’ dei vecchi campioni che hanno battagliato per quattro lustri su tutte le superfici e a tutte le latitudini. C’è però chi, qualche anno fa, pur avendo talento da vendere e la loro stessa età, non è riuscito ad inserirsi come avrebbe voluto nella lotta di potere ai vertici del circuito. Uno di questi, Sascha Zverev, ha parlato di questi temi in conferenza stampa a Roma.
Il tennista tedesco, ormai 27enne, ha parlato di quando lui ed altri erano NextGen e di cosa sia cambiato rispetto alla nuova generazione di giovani talenti come Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. “La grande differenza tra noi (Io, Tsitsipas e Medvedev) e questa nuova generazione più giovane è che noi nei primi anni abbiamo affrontato Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Cioè la più grande sfida per un tennista“, ha esordito il tedesco.
“In alcuni casi siamo anche riusciti a batterli. Io ho battuto Djokovic alle Olimpiadi mentre Medvedev ha battuto Nole in una finale Slam. Quest’anno a Parigi ci saranno tutti i big. Voglio vincere il Roland Garros“, ha concluso Zverev.
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