Allarme per Jannik Sinner, il gesto fa tremare i tifosi: dopo la sconfitta con Rublev può succedere davvero di tutto.
Non è stato il ritorno in campo sperato e da tutti auspicato, quello di Jannik Sinner. Fermo ai box, tra vacanze e tonsillite, dalla sconfitta ai quarti di Wimbledon contro Medvedev, a Montreal l’azzurro si è fatto sorprendere da Andrey Rublev, uscendo precocemente dal torneo già ai quarti di finale. Uno scivolone clamoroso, il più grave di questa stagione, che ha raggelato i suoi tifosi. Anche perché questa sconfitta non è priva di conseguenze e fa scattare l’allarme da tutti più temuto.
Uno Jannik già minato da una forma fisica che non poteva certo essere quella dei tempi migliori, dopo un periodo di pausa forzata così lungo, è stato poco supportato in questo caso anche dalla fortuna. Il pericolo collegato all’uragano Debby ha costretto infatti gli organizzatori a far giocare all’azzurro due partite nella stessa giornata, quella con Tabilo e quella con il russo. Un doppio impegno che il fisico di Sinner non è riuscito a supportare, come ampiamente dimostrato dal risultato finale.
Se la sconfitta in sé non deve preoccupare più di tanto, essendo avvenuta comunque con un giocatore di valore (Rublev è attualmente al numero 6 al mondo) e in circostanze non proprio normali, a far scattare l’allarme sono state però le conseguenze di questo ko. Perché Jannik in Canada difendeva il titolo vinto lo scorso anno a Toronto, e uscire ai quarti vuol dire perdere in un colpo solo moltissimi punti nel ranking ATP.
Sono 800 i punti persi in classifica da Sinner. Una batosta clamorosa per l’azzurro, che resta ancora al primo posto nel ranking ma con un margine molto ridotto rispetto ai suoi inseguitori, Djokovic e Alcaraz. E se Nole nell’immediato non può essere un problema, avendo scelto di rimanere a riposo dopo l’oro olimpico fino almeno agli US Open, il discorso potrebbe essere diverso per lo spagnolo.
Attualmente il vincitore del Roland Garros e di Wimbledon è infatti terzo in classifica a 820 punti di distacco dall’azzurro. Teoricamente potrebbe quindi puntare al sorpasso già al termine del Masters 1000 di Cincinnati. Nella pratica, sarà difficile che il sorpasso possa concretizzarsi subito, visto che Jannik nel 1000 americano ha poco o nulla da difendere, mentre Carlitos per guadagnare punti dovrà obbligatoriamente vincere il torneo.
Ma al di là di ogni discorso di classifica, ciò che più tiene con il fiato sospeso Sinner e i suoi tifosi in questo momento sono le condizioni del tennista di San Candido. Contro Rublev l’azzurro non è infatti parso solo stanco ma anche dolorante a quell’anca che già un paio di mesi fa gli aveva causato non pochi problemi.
Un vero guaio, se si pensa che ormai all’ultimo Slam dell’anno non manca poi molto e che New York è l’unico vero appuntamento che in questo momento Sinner non può permettersi di sbagliare, per cercare di dare continuità a quanto di buono fatto vedere almeno fino a Wimbledon. E d’altronde lo stesso Jannik su questo sembra avere le idee chiare: “Non sono al 100%, ma il mio obiettivo è cercare di raggiungere il massimo della condizione per lo US Open“. La speranza di tutti i suoi fan è che le cose possano andare secondo i suoi piani.
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