Jannik Sinner prosegue il percorso riabilitativo al JMedical: Parigi sempre più vicina per il campione altoatesino.
Mentre il torneo di Roma, quello che lo avrebbe visto sicuro protagonista, con annessa l’occasione d’oro di diventare il primo italiano, a distanza di 48 anni, capace di riportare il trofeo sotto i colori azzurri, continua a perdere pezzi pregiati (il 14 maggio è stato il turno di Daniil Medvedev a dire addio alla kermesse, col russo eliminato da Tommy Paul) Jannik Sinner continua a lavorare in vista di Parigi.
Il campione di San Candido, salvo imprevisti, dovrebbe lasciare il JMedical di Torino – la struttura medica in cui è arrivato il 10 maggio, accompagnato dal suo preparatore atletico Umberto Ferrara e dal fisioterapista Giacomo Naldi – il giorno 16. Con delle certezze in più rispetto ad una settimana fa.
Già dopo i primi esami sostenuti nella città piemontese infatti, è stato subito chiaro come il dolore all’anca non dipendesse da qualcosa di congenito. Né tantomeno cronico. È stato un trauma a causare al tennista i fastidi che lo hanno costretto dapprima al forfait a Madrid, e successivamente alla rinuncia agli Internazionali.
Pur con tutte le cautele del caso, il giocatore altoatesino ha ripreso ad allenarsi, alternando palestra ed esercizi, evitando per il momento di colpire la palla. L’ottimismo in vista della sua presenza al Roland Garros, vero grande obiettivo di Jannik da mesi, cresce di giorno in giorno.
Sinner, buone notizie in vista di Parigi: il campione vuole esserci
Preso atto dei segnali incoraggianti provenienti da Torino, lo staff del numero due del mondo è ora chiamato a prendere una decisione non facile: allenarsi o no, e con quale intensità, in vista del Major transalpino. Sinner, del resto, non tocca la racchetta dal 30 aprile, giorno in cui ha battuto Karen Khachanov in quel di Madrid.
Le indiscrezioni riportate da Sky Sport inducono all’ottimismo: si tenterà, appena sarà concluso questo mini ciclo di riabilitazione, il ritorno alla verifica del campo. Al palleggio, via via più sostenuto, via via più impegnativo, per vedere come risponde l’anca.
L’eroe di Malaga aveva già dichiarato, nel corso della conferenza stampa di Roma del 5 maggio, di non voler forzare i tempi. Presentandosi eventualmente a Parigi solo se al 100%. Forse il campione non potrà sfoggiare, soprattutto nella prima settimana, una forma atletica smagliante, ma la competizione è talmente lunga che c’è tempo per entrare in ritmo. L’importante, nemmeno a dirlo, è non sentire il minimo fastidio. In quel caso Sinner non si farà troppi problemi a lasciare il torneo.