Colpo di scena clamoroso per Jannik Sinner: il campione ha stupito tutti, dichiarazioni incredibili sul tennista azzurro
La Sinner-mania continua a crescere in Italia e sta contagiando davvero tutti, dai grandi appassionati di tennis a chi invece si è avvicinato a questo sport solo grazie ai successi che l’altoatesino sta collezionando in questa stagione straordinaria. Ormai Sinner è non solo un punto di riferimento per lo sport azzurro, ma il benchmark con cui tutti i campioni devono confrontarsi. Un giocatore esemplare dentro e fuori dal campo, in grado d’ispirare tutti, anche chi apparentemente sembra appartenere a un mondo del tutto differente.
D’altronde, è inevitabile che la fama di Sinner lo stia portando a scavalcare i confini, piuttosto limitati, del mondo del tennis. Dallo scorso autunno a oggi Jannik non è riuscito solo a riscrivere la storia del tennis italiano, ma è di fatto diventato il tennista più forte al mondo, un campione oggi in grado di competere ad armi pari, o forse di partire addirittura favorito, con un certo Novak Djokovic.
Una crescita, quella del 22enne di San Candido, che lo ha reso tutto d’un tratto un personaggio fondamentale nel nostro sport, una figura di riferimento anche per chi non ha mai preso una racchetta in mano o non ha mai seguito con attenzione le gesta dei grandi campioni del passato. In questo momento Sinner è l’esempio che tutti i genitori vorrebbero che i propri figli seguissero, e questo nonostante sia tutto meno che un personaggio appariscente. E forse è proprio questo il suo segreto, quello che molti gli invidiano.
L’epoca degli Adriano Panatta, degli Alberto Tomba, dei Valentino Rossi sembra ormai alle spalle. L’emblema dello sport italiano è oggi un ragazzo qualunque, il ragazzo della porta accanto, una persona normale, nel senso migliore del termine, che è riuscito a scalare i vertici del proprio settore diventando, pur non volendolo, un personaggio.
Un percorso che in qualche modo era stato anticipato, negli scorsi anni, anche da un altro grande campione che nel suo sport è riuscito a diventare dominante, pur rimanendo un ragazzo semplice, non certo il personaggio appariscente che in molti avrebbero voluto ammirare.
Come Sinner, anche il torinese Pecco Bagnaia è un personaggio privo di particolari fronzoli. Un ragazzo tutto d’un pezzo che ha raggiunto il successo grazie al talento e a un lavoro straordinario, e che non mira minimamente a diventare uno “sbruffone“. Lo ha rivelato lo stesso centauro Ducati in un’intervista rilasciata a La Stampa, confessando di vedere in Sinner un simbolo da seguire: “Siamo simili caratterialmente, riservati. Le persone si lamentano del fatto che non siamo personaggi, ma chi dice che vogliamo esserlo?“.
L’obiettivo per lui, come per Jannik, sembra essere solo uno: vincere rimanendo se stessi. Nulla di più semplice, nulla di più naturale, senza cercare a tutti i costi di diventare quello che la gente vorrebbe: “Lui è uno che cerca sempre di migliorarsi, che quando non vince impara, il massimo che si può chiedere a uno sportivo. A me interessa essere così, non un o di quelli che fanno gli sbruffoni e rispondono male davanti alle telecamere“.
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