Dal torneo di Rotterdam giungono notizie di altri primati battuti da Jannik Sinner, sempre più sulla cresta dell’onda.
Come andrà a finire, questo si vedrà. Se il campione altoatesino riuscirà a vincere l’Abn Amro 500 in corso di svolgimento a Rotterdam, Daniil Medvedev sarà scavalcato al terzo posto del ranking mondiale già da lunedì 19 febbraio. Se invece, nell’atto conclusivo, Jannik Sinner non riuscirà a battere Alex De Minaur – uno dei suoi più grandi amici nel circuito – dovrà attendere fino al 26 febbraio per comunque festeggiare lo storico traguardo.
Giova infatti ricordare che il russo, avendo dato forfait anche al successivo torneo di Doha – pure quello vinto nel 2023 – ha di fatto allargato la strada che Sinner ha dovuto percorrere per entrare nella leggenda del tennis italiano. Se prima del 15 febbraio la via obbligata per sopravanzare il moscovita era quella di vincere in Olanda, ora all’azzurro è bastato arrivare in finale per poter festeggiare uno dei grandi obiettivi stagionali. Ovvero quello di migliorare la posizione con la quale aveva chiuso l’anno precedente.
La kermesse di Rotterdam è stata una vera e propria collezione di primati per il talento di San Candido. Vincendo il match di esordio contro l’olandese Botic van de Zandschulp infatti, Sinner ha stabilito un primato personale. Battendo nel contempo – sebbene indirettamente – anche due fuoriclasse conclamati come Novak Djokovic e Rafael Nadal.
Innanzitutto il duplice 6-3 rifilato al numero 66 del ranking ha rappresentato l’undicesima vittoria consecutiva nel circuito. La precedente miglior striscia di Sinner era di 10 match vinti. La vittoria ha assunto la valenza di una costanza che i due citati supercampioni non hanno avuto, visto che non hanno portato a casa il match successivo a quello capace di renderli per la prima volta vincitori di un Major.
Djokovic si ritirò infatti nel terzo set nella sfida di Davis tra la sua Serbia e la Russia contro Nikolay Davydenko nel 2008. Il maiorchino invece, nel 2005, perse ad Halle con l’allora numero 147 del mondo Alexander Waske.
Vien da sé che dopo ogni vittoria, l’allievo di Simone Vagnozzi abbia ritoccato il suo primato di affermazioni consecutive nei tornei ATP. È esattamente ciò che accaduto grazie alle successive vittorie. Ottenute, nell’ordine, al cospetto di un coriaceo Gael Monfils – l’unico capace finora di strappargli un set nella competizione – poi contro il redivivo Milos Raonic – che gli ha dato filo da torcere fino a che il fisico glielo ha consentito – e infine contro Tallon Griekspoor.
L’olandese numero 26 del mondo, già superato in due set nei quarti di finale di Davis a Malaga, è stato regolato senza troppi problemi. 6-2, 6-4 il punteggio finale. L’ultima vittoria, oltre ad essere stata la 14esima consecutiva del 22enne azzurro nei tornei dell’ATP, è stata anche la 31esima degli ultimi 33 incontri di Jannik nel circuito. Semplicemente mostruoso.
Per finire, facendo un piccolo balzo all’indietro al match contro Raonic, l’affermazione contro il canadese è stata la 200esima in assoluto dell’azzurro da professionista nell’ATP. Anche in questo caso, Sinner ha stabilito un record, essendo diventato il primo giocatore nato negli anni 2000 – 16 agosto 2001 la sua data di nascita – ad aver raggiunto questo traguardo.
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