Jannik Sinner è stato travolto da un’ondata di polemiche a causa della positività a due test antidoping: scoperta la sostanza incriminata.
Il campione italiano e numero 1 al mondo ha vissuto giorni infernali dopo la scoperta della positività al doppio controllo antidoping effettuato il 15 marzo. Le polemiche intorno al tennista italiano, ovviamente, sono diventate insostenibili dal punto di vista mentale e sono anche aumentate le accuse di aver alterato la propria fisicità per poter vincere trofei importanti.
Il 15 agosto è stato finalmente assolto dalle pesantissime accuse e ora può tornare a respirare e ad allenarsi con la mente sgombra, ma sono emersi nuovi grossi rischi che possono stravolgere la sua carriera.
Sinner positivo all’antidoping: cosa è successo
Jannik Sinner è stato trovato positivo al Clostebol in due controlli antidoping effettuati nel mese di marzo. Da quel momento nella testa di Sinner si è scatenato l’inferno perché ha sempre ribadito la sua innocenza e ha provato a dimostrarla attraverso ulteriori analisi dopo i ricorsi.
La sentenza del 19 agosto del Tribunale indipendente ha finalmente stabilito che il tennista altoatesino non aveva colpa o negligenza e quindi non gli è stato inflitto alcun periodo di squalifica.
Il suo personal trainer aveva acquistato un prodotto in farmacia, facilmente reperibile senza ricetta che ha dato al fisioterapista di Jannik per curare un taglio sul dito. Uno spruzzo di quella sostanza ha contagiato Sinner.
Sinner scagionato ma punti tolti: rischia anche il ricorso
Jannik Sinner ha appena vinto il torneo di Cincinnati e ora si sta concentrando sugli US Open. La sentenza che lo ha definitivamente scagionato lo ha tranquillizato totalmente in vista dei prossimi impegni ma è stato deciso che perderà i punti e il montepremi vinti a Indian Wells.
Il tennista altoatesino, comunque, è stato dichiarato responsabile per quanto fatto dal suo team. Sinner è stato comunque penalizzato con la sottrazione dei 400 punti della semifinale raggiunta all’Indian Wells e anche con la sottrazioen del premio in denaro di 300mila euro.
Ma non è finita qui. La WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) e il CONI possono ricorrere al TAS per vederci chiaro e rendere la sentenza definitiva una volta per tutte.
Cos’è il Clostebol: la sostanza che ha “condannato” Sinner
Jannik Sinner è stato trovato positivo al Clostebol. Ma che cos’è? Il Clostebol acetato è uno steroide anabolizzante che, assunto in grandi quantità, incrementa la resistenza e aiuta a limitare la fatica. Per questo motivo è considerato “pericoloso” dall’antidoping e Sinner ha rischiato grosso a causa di negligenza altrui.
Nello specifici, il Clostebol è usato nei prodotti dermatologici come cicatrizzante e rigenerante per abrasioni, ulcere e ragadi. Il suo fisioterapista lo ha usato proprio per questo motivo provocando un bel danno al tennista italiano.