Jannik Sinner continua a fare incetta di trofei e riconoscimenti, l’ultimo traguardo è da brividi: superata una leggenda del tennis!
La stagione di tennis 2024 continua, sul campo, a regalare immense soddisfazioni al movimento italiano. Merito soprattutto di Jannik Sinner che, dopo i titoli inanellati a Melbourne, Rotterdam, Miami ed Halle, ha conquistato il suo terzo Masters 1000 in carriera trionfando sul cemento di Cincinnati. Un successo meritatissimo, figlio di una serie di partite sofferte – complice il riacutizzarsi del problema all’anca – ma portate a casa con grande determinazione.
Il classe 2001 altoatesino, sicuramente turbato dalla vicenda di doping che ha tenuto banco nelle ultime ore, e che lo ha visto protagonista non colpevole, adesso trascorrerà qualche giornata tra riposo ed allenamenti a Flushing Meadows, dove la prossima settimana andrà in scena l’ultimo slam stagionale, lo US Open: in quel di New York, Sinner si presenterà ai nastri di partenza da numero uno al mondo e da prima forza del tabellone, e tutto lascia presagire che possa arrivare fino in fondo anche stavolta.
Intanto, Jannik si è già assicurato la sua permanenza alla prima piazza del ranking per diverse altre settimane, a prescindere da cosa accadrà nella prestigiosa kermesse americana: è matematico, nessuno dei suoi più diretti inseguitori – leggasi Novak Djokovic e Carlos Alcaraz – può scalzarlo, nemmeno in caso di titolo. Nonostante i 400 punti conquistati a Indian Wells e poi sottratti a Sinner per la questione legata al doping “passivo”.
Già! Perché il nativo di San Candido è appena entrato nella decima settimana da leader della graduatoria mondiale e manterrà la corona almeno per un’altra ventina di giorni: quanto basta per tagliare un traguardo davvero importante. Ci riferiamo al sorpasso su Boris Becker nella speciale graduatoria dei tennisti con più settimane da numero uno al mondo in carriera.
Arrivando a quota 13, infatti, Sinner si lascerà alla spalle il leggendario tennista tedesco fermatosi alle 12 settimane di leadership accumulate tra 28 gennaio e il 27 febbraio 1991. Grazie a tale sorpasso, l’azzurro eguaglierà Andy Roddick alla piazza numero 19 della classifica dei numeri uno al mondo più ‘longevi’ dell’Era Open e metterà nel mirino i vari Daniil Medvedev, Mats Wilander e Carlos Alcaraz, rispettivamente a quota 16, 20 e 36 settimane di reggenza.
Inutile sottolineare che la notizia in questione ha mandato in visibilio gli appassionati italiani, ormai sempre più increduli dinanzi ai risultati straordinari centrati dal tennista tirolese. Quest’ultimo, è proprio il caso di dirlo, ha già fatto la storia nonostante la sua storia sia appena iniziata.
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