La festa della Spagna ha scatenato forti polemiche e la Roja è stata definita provocatoria ed offensiva dalla Federazione che farà ricorso.
Domenica si è concluso l’Europeo in Germania e ad esultare sotto il cielo di Berlino è stata la Spagna che ha battuto l’Inghilterra per 2-1 nella finalissima, portando a casa una coppa vinta in maniera meritata per il gioco espresso.
Le Furie Rosse hanno battuto in sequenza squadre come Italia, Germania, Francia ed appunto Inghilterra, dimostrando tutta la loro superiorità. Grande soddisfazione da parte del ct Luis de la Fuente che ha completamente cambiato volto ad una nazionale uscita con le ossa rotte dal Mondiale in Qatar, rivoluzionando e plasmandola secondo il suo credo calcistico.
Fin dall’inizio dell’Europeo, la Spagna non si è mai nascosta e a partire dallo stesso ct c’è sempre stata la convinzione di poter trionfare. Un trionfo che è stato festeggiato con tantissimo entusiasmo da parte della Roja, forse anche troppo considerato che la festa spagnola ha generato forti polemiche soprattutto da parte della Federazione di Gibilterrache con un duro comunicato, ha attaccato la squadra di de la Fuente, annunciando addirittura ricorso all’UEFA.
Quando si ottiene una vittoria così importante in una competizione così prestigiosa l’entusiasmo non può che essere alle stelle, ma forse la Spagna è andata un po’ troppo oltre, almeno secondo la Federazione di Gibilterra. La Federcalcio gibilterriana, infatti, non ha preso benissimo i cori che sono partiti nella festa spagnola e con un durissimo comunicato ha definito le Furie Rosse estremamente provocatorie ed offensive.
Inoltre, secondo la Federazione di Gibilterra i cori intonati dai giocatori della Spagna contengono messaggi politicamente ambigui che vanno a promuovere “l’idea di usurpare il territorio di Gibilterra“, cosa ritenuta inaccettabile. La Federcalcio gibilterriana ha annunciato che presenterà ufficialmente ricorso all’UEFA contro i festeggiamenti della Spagna, condannando duramente quanto accaduto e difendendo a spada tratta il proprio territorio ed affermando come lo sport non debba essere usato per veicolare ideologie politiche controverse.
Al momento, non è arrivata ancora una risposta da parte della Spagna, né da parte della RFEF, la Federcalcio spagnola, ma è probabile che questa arrivi nei prossimi giorni. L’accusa lanciata da Gibilterra è molto grave e la nazionale spagnola dovrà per forza di cose difendersi se non vuol vedere la propria immagine macchiata a distanza di pochi giorni da un successo così importante per tutto il paese.
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