Dopo il disastro di Euro 2024, Luciano Spalletti potrebbe dire addio alla Nazionale azzurra: ecco l’ipotesi clamorosa sullo sfondo.
Quando decise di lasciare Napoli dopo il miracoloso terzo Scudetto in molti si chiesero cosa ne sarebbe stato di lui. Ma Luciano Spalletti ci ha messo poco a dire sì all’ipotesi di diventare Commissario tecnico. L’idea di guidare gli azzurri campioni d’Europa in carica lo stuzzicava non poco.
E così la scelta è stata fatta ed un anno dopo il disastro che nessuno avrebbe potuto prevedere. Il tracollo ad Euro 2024 dopo la bruttissima figura agli ottavi di finale contro la Svizzera. Un epilogo triste, amaro, che lascia incertezze e dubbi anche per il futuro della sua avventura alla guida dell’Italia. Ufficialmente sia l’allenatore che Gravina hanno varato una stessa linea: proseguire nei rispettivi ruoli per riportare nel migliore delle condizioni l’Italia ai Mondiali del 2026.
Un obiettivo troppo importante da fallire. Bisognerà però nel frattempo fare chiarezza su quanto accaduto in Germania, con una Nazionale totalmente priva di idee e qualità, ma carente pura dal punto di vista caratteriale. Le analisi saranno necessarie per comprendere dove e come correggere il tiro dopo la figuraccia in terra tedesca. Nelle scorse ore ‘Il Messaggero’ ha rivelato un retroscena che riguarderebbe ‘Casa Azzurri ed il ritiro di Iserlhon. Molte le situazioni che non sono andate giù al Commissario tecnico, stizzito per alcune scelte della Federcalcio.
Rabbia Spalletti: ecco cosa non ha funzionato
Nonostante la conferma del Ct, cresce comunque il malcontento generale per quanto assistito in Germania. In molti vorrebbero che l’ex allenatore del Napoli si facesse da parte, per far spazio a nomi nuovi ed un’idea di calcio decisamente più convincente di quella proposta dallo stesso Spalletti.
Ma nel frattempo si parla del retroscena che ha portato il Ct ad essere letteralmente furioso. C’entra, riguardo al ritiro, il via vai degli ospiti nell’hotel Jahreszeiten, il quartier generale dell’Italia in Germania. Un albergo tutt’altro che blindato, aperto a decine di persone la cui presenza intorno alla squadra si è fatta sentire. Da cantanti e sponsor fino a impegni commerciali per i calciatori stessi. Distrazioni che hanno fatto infuriare Spalletti: qualcosa di evidentemente superfluo che potrebbe aver inciso sulla concentrazione dei suoi giocatori.
Si parla anche dal lato economico, visto che il ritiro tedesco della Nazionale è risultato essere quello più remunerativo della storia della FIGC. Un sacrificio, però, ai danni proprio della concentrazione del gruppo evidentemente eccessivamente distratto da tutto ciò che li circondava. Posizioni palesemente lontane quelle di Spalletti e della Federcalcio: per il Ct doveva essere un ritiro blindato, per la Figc l’occasione giusta per ‘aprirsi’ a sponsor e ospiti. Una differenza di vedute che è costata purtroppo a caro prezzo agli azzurri.