Lacrime e sgomento tra tutti gli appassionati di sport per la scomparsa di una delle più grandi leggende che non verrà mai dimenticata.
Il mondo dello sport è fatto per lo più di grande passione e trasporto, che i milioni e milioni di appassionati, presenti in ogni angolo del pianeta, riservano verso i loro idoli oppure verso le squadre che essi tifano in ogni disciplina. L’industria sportiva si regge proprio su queste fondamenta sfruttando la passione e l’ammirazione dei molti tifosi verso i vari sport. In questo modo si creano spesso anche dei forti legami tra i campioni protagonisti in campo e il pubblico che li ammira.
Per tale ragione quando un personaggio, che per anni è stato protagonista sui campi da gioco si ritira, spesso molti tifosi che erano legati profondamente a lui si dispiacciono. Peggio ancora è invece quando qualche campione del passato giunto in età avanzata va incontro alla morte, lasciando così addolorati tutti i suoi fan oltre ai propri cari come i parenti e gli amici più stretti.
Il mondo del baseball piange la morte di Willie Mays: aveva 93 anni
Questo è quanto successo nelle scorse negli Stati Uniti d’America, con la scomparsa a 93 anni di Willie Mays, leggendario giocatore di baseball attivo tra gli anni ’50 e i primi ’70 del secolo scorso, con la bellezza di 660 fuoricampo in carriera. Per tutti gli appassionati di questo sport si trattava di una vera e propria icona che ha contribuito alla crescita e allo sviluppo mondiale del baseball anche al di fuori dei confini statunitensi.
In carriera viene ricordato soprattutto per aver difeso al meglio i colori dei San Francisco Giants tra il 1958 e il 1972 ma in precedenza aveva giocato anche quattro anni a New York mentre ha invece chiuso la sua vita sportiva nel 1972/73 con i Mets (altra squadra newyorkese). Tra i traguardi più importanti sul campo da baseball si registrano le 24 chiamate per l’All Star Game della MLB e soprattutto l’ingresso nella Hall of Fame avvenuto nel 1979.
Lo piangono tutti gli appassionati di baseball americano e non solo. Anche extra-campo viene ricordato come un uomo ammirevole, basti pensare all’ex presidente americano Barack Obama che in passato gli conferì la “Medal of Freedom”, una delle più alte onorificenza civili della società a stelle e strisce.