Lo sport italiano è in lutto per una grave perdita: i tifosi sono in lacrime per l’addio allo storico dirigente che ha segnato la storia del club
Ci sono persone che non sono come le altre in determinate comunità e per quello che riescono a fare nello sport, diventando cassa di risonanza per l’intero gruppo e riferimenti che non si possono cancellare, soprattutto dopo tanti anni insieme. Diventano dei simboli per cui lottare e andare avanti, senza cedere il passo agli avversari.
A modo suo, lo è stato anche Elvio Ronchetti. Si tratta di un volto storico della Rari Nantes Savona, ex dirigente accompagnatore della Prima Squadra di Pallanuoto e che vestiva da sempre i panni di grande tifoso biancorosso, pronto a osservare ogni passo del club che ha amato dall’esterno con gli occhi sognanti e ambiziosi che l’hanno sempre caratterizzato.
La mattina del 4 agosto, però, è arrivata una notizia che ha scosso tutto il gruppo del sodalizio sportivo legato alle acque della pallanuoto, per una volta staccato da duri allenamenti, schemi e la volontà di gonfiare la rete. Infatti, Ronchetti è venuto a mancare all’età di 80 anni all’Ospedale di Savona, lasciando attonita un’intera comunità che l’ha apprezzato e gli voleva bene, anche ad anni di distanza dai suoi lavori come dirigente.
La Rari Nantes Savona non ha potuto fare a meno di ricordare Ronchetti con un messaggio molto sentito: “Elvio era uno sportivo vero, dalla risata contagiosa e dalla battuta sempre pronta. Il suo addio lascia un grande vuoto in tutti coloro che l’hanno conosciuto”, hanno iniziato.
Elvio ha avvicinato fin da piccolo suo figlio al mondo della pallanuoto. Poi ha militato nella squadre giovanili della Rari ed ora gioca nel Campionato Master Uisp. In realtà, la figura di Ronchetti era legata anche al mondo del calcio, come ricordato da Luciano Angelini: “Era un amico con il quale avevamo attraversato la storia del calcio savonese in quei magnifici e irripetibili ann’60. Elvio era stato portato al calcio da suo padre, grande appassionato e dirigente del Savona FBC come collaboratore di Stefano Del Buono”.
E dopo il calcio, si era legato anche alla pallavolo, visto che fu protagonista della fondazione di una squadra di pallavolo omonima dalla quale poi avevano iniziato a lasciare il segno di classe come suo cognato Marco Cosa, arrivato in Serie A con il Gonzaga Milano. Insomma, uno sportivo a 360 gradi, che mancherà non poco alla città di Savona.
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