Subire una squalifica è un duro colpo per uno sportivo, quando si ritiene la decisione ingiusta si prendono anche decisioni drastiche
Uno sportivo sa bene quanto sia importante fare sacrifici per raggiungere gli obiettivi, quando questo avviene il peso che si avverte è certamente minore. In gara si cerca infatti di dare tutto se stesso, così da non disperdere gli sforzi fatti e arricchire il proprio palmares, a maggior ragione si ha la possibilità di tagliare un traguardo importante come la partecipazione alle Olimpiadi.
Non sempre però tutto va per il verso giusto, a volte anche in modo indipendente dalla propria volontà. Assorbire così la delusione può essere complesso e richiedere addirittura del tempo. La situazione non può che peggiorare quando si arriva a subire una squalifica che si ritiene di non meritare. A quel punto si può arrivare a prendere una decisione drastica, ma che sul momento si ritiene sia la più consona.
Nello sport per riuscire a ottenere risultati importanti fare sforzi è inevitabile, ma quando gli obiettivi vengono finalmente raggiunti la felicità allevia ogni fatica. Questo è quello che credeva di avere fatto anche un’atleta che desiderava essere protagonista alle Olimpiadi di Parigi 2024, ma che si è ritrovata a essere vittima di una sanzione che ritiene ingiusta, soprattutto per la motivazione. Si tratta di Vinesh Phogat, estromessa ai Giochi dalla finale di lotta libera femminile a causa del suo peso.
Decisione drastica dopo la squalifica
Sì, avete capito bene, la ragione che ha portato al provvedimento è stato proprio quanto emerso quando lei è salita sulla bilancia, ma con una differenza davvero esigua rispetto a quanto sarebbe consentito: 100 grammi. La sportiva era consapevole di non essere del tutto in forma (aveva un chilo in pù), per questo ha fatto il possibile per poter dimagrire, sottoponendosi a sforzi davvero pesanti, oltre a essere rischiosi per la sua salute.
L’indiana ha tentato davvero tutto il possibile, jogging, salti con la corda, corse a cavallo e in bicicletta, digiuno forzato e rifiuto di ingenire liquidi. Non solo, a questo ha aggiunto anche gesti ch potevano sembrare assurdi, ma non per quello che lei aveva in mente, ovvero tagliarsi i capelli, così da ridurre il peso della chioma, farsi estrarre sangue e fare saune per eliminare i liquidi in eccesso. Tutto questo però alla fine non è servito.
Non è bastato nemmeno l’intervento della delegazione indiana, che ha chiesto ai Comitati Olimpici di concederle una deroga, anche questa richiesta è stata rigettata.
La 29enne, che ha partecipato per tre volte alle Olimpiadi in tre diverse categorie di peso, è ovviamente rimasta amareggiata per la decisione, non ha potuto nasconderlo. A Rio aveva gareggiato con avversari fino a 48 kg, mentre a Tokyo aveva sfidato chi arrivava fino a 53 kg. Questa volta, però, è stata costretta a combattere nella categoria fino a 50 kg perché l’India aveva occupato tutti i posti disponibili nelle altre categorie.
Nonostante gli sforzi, lei era riuscita ad arrivare in finale e a permettere al suo Paese di sperare per la prima volta nella conquista dell’oro. Questo non è perà bastato, non poter lottare per la medaglia l’ha gettata davvero nello sconforto più totale. Proprio per questo ha ora annunciato una scelta che è per lei insindacabile, anche se inaspettata per alcuni: “Non ho più la forza di continuare, chiedo perdono a tutti quelli che mi hanno sostenuta”. Non resta che attendere per capire se cambierà idea, al momento però sembra davvero difficile.