Duro sfogo del britannico sull’episodio degli Stati Uniti. Hamilton pensante la squalifica sia ingiusta.
La stagione di Lewis Hamilton in Formula 1 è stata piena di luci ed ombre. Il britannico sette volte campione del Mondo ha vissuto un enorme declino da quel fatidico dello con Max Verstappen nel 2021, concluso con la vittoria del primo titolo per l’olandese.
Hamilton si trova attualmente al terzo posto della classifica piloti, ma le sue gare hanno deluso le aspettative. Nonostante si trovi all’ottavo posto, il suo compagno di squadra George Russell l’ha messo più volte in difficoltà togliendogli il primato nel team che, ad oggi, non è più così netto.
L’ultima gara ad Austin è stata, poi, l’emblema delle difficoltà di Hamilton. Negli Stati Uniti il britannico aveva chiuso la gara al terzo posto, salvo poi essere squalificato insieme a Charles Leclerc per alcune irregolarità relative al fondo della monoposto tedesca. Una brutta mazzata per Hamilton che è tornato a parlare di quell’episodio in occasione de Gran Premio del Messico.
Hamilton non ci sta, la squalifica ad Austin è ingiusta
In particolare la squalifica ad Austin per Lewis Hamilton e Charles Leclerc sarebbe arrivata perchè i giudici di gara hanno analizzato un consumo eccessivo del pattino che si trova sotto la monoposto. U consumo che, secondo il britannico, è dovuto l’asfalto del circuito statunitense.
“Ogni volta che la Formula 1 fa dei passi in avanti succede qualcosa che la fa tornare indietro. Quello degli Stati Uniti è sempre stato un weekend splendido e quello che è successo lascia perplessi. Non è un discorso di altezza delle monoposto da terra, ma delle condizioni del circuito americano che può mettere in difficoltà anche vetture che sanno gestire queste problematiche come la Red Bull”, ha dichiarato Hamilton. Secondo il britannico, infatti, c’erano tante altre monoposto che avevano livello di usuria esagerati.
Lewis Hamilton dovrà adesso concentrarsi sul Gran premio del Messico, dove la sa Mercedes insieme a quella di George Russell dovrà difendere il secondo posto della classifica costruttori attaccato dalla Ferrari. La distanza che li divide è di soli 22 punti, ridotta da Carlos Sainz, che negli Stati Uniti ha finito al terzo posto proprio in virtù della squalifica di Hamilton. Occhio alle ultime gare della stagione, decisive per il futuro dei team e di diversi piloti del paddock di Formula 1.