L’episodio è avvenuto durante una recente sfida in President Cup. Tante discussioni e una situazione piuttosto particolare.
Nel mondo dello sport le rivalità sono all’ordine del giorno, possono essere rivalità sentite ma pacifiche e con atleti che si rispettano e rivalità all’insegna del trash talking e dello scontro con situazioni che possono peggiorare da un momento all’altro. L’ultimo episodio è avvenuto nel mondo del golf, durante una sfida di President Cup.
Il golf è uno sport sulla ‘carta’ abbastanza tranquillo, eppure può capitare di perdere la pazienza e arrivare a situazioni particolari. E’ quello che è successo al numero uno del mondo di golf Scottie Scheffler, alle prese con una particolare polemica l’altro giorno durante la giornata di President Cup.
Scottie rappresenta nel torneo gli Usa ed è arrivato allo scontro verbale (con tanto di grossi insulti) con Tom Kim, golfista sudcoreano piuttosto interessante. Ad un certo punto Kim era in vantaggio rispetto al rivale e si è preso cosi gioco dell’avversario, lo ha irritato e sbeffeggiato per il risultato in quel momento. A quel punto Scheffler non ha gradito e ha risposto all’avversario, ma lo ha fatto sul campo in quanto la sfida – in quella giornata – è praticamente finita.
La reazione di Scheffler e la sorpresa: arrivano le parole a fine giornata
Scheffler ha condotto cosi gli Usa ad una vittoria netta nella giornata di giovedi, una vittoria su tutti i fronti con Kim che ha pagato a caro prezzo lo sfottò all’avversario. L’ex golfista Carl Paulson è intervenuto ai microfoni di Sportkeeda ed ha commentato l’accaduto, mostrandosi sorpreso per tutto ciò che è successo:
“Se io sono avanti con Scottie Scheffler e gli faccio un putt, al massimo faccio un pugnetto ma poi penso a giocare. Di sicuro non gli vado addosso e lo provoco. Stai scherzando? Se prendi un tizio di questo calibro e lo fai arrabbiare, beh lui reagirà”. E infatti la reazione di Scheffler in campo è stata veemente, l’americano non ha più sbagliato ed è riuscito cosi a dare una grossa risposta all’avversario.
Insomma ‘non svegliare il can che dorme’ e Kim stavolta non è riuscito a rispettare questo detto. E ne ha pagato duramente le conseguenze. A fine giornata Kim ha spiegato che fa parte del gioco e che creare questo tipo di situazioni lo esaltano.