A sette mesi dal trionfo dell’Europa a Roma arriva la prima rivincita degli Stati Uniti: una sfida che è già pronta per rinnovarsi.
Li avevamo lasciati così, con l’Europa in trionfo al termine di tre giorni epici di sfide sul percorso del ‘Marco Simone’ per la prima Ryder Cup in Italia della Storia. Ma gli Stati Uniti, alla prima occasione buona, si sono presi la rivincita dimostrando che a livello individuale sono ancora loro i migliori al mondo.
Anche lo scorso settembre erano arrivati a Roma da netti favoriti, perché sembrava impossibile pareggiare tanto talento. E invece la squadra scelta da Luke Donald, l’inglese ex numero uno al mondo, e dal suo staff ha compiuto una grandissima impresa.
Non a caso Donald si è meritato la conferma sul campo. Dal 25 settembre 2025, quando Stati Uniti ed Europa torneranno a sfidarsi nella Ryder, ci sarà ancora lui a guidare i campioni in carica. E al suo fianco, tra i vice capitani, anche Edoardo Molinari che grazie ai suoi consigli (come la scelta del giovanissimo svedese Ludvik Aberg) ha contribuito al successo.
Dal glamour della Capitale italiana passeremo alla costa Est degli States. Da tempo infatti sappiamo che la sfida sarà ospitata sul percorso Black, il più tosto, del Bethpage State Park Golf Course a Farmingdale, Long Island. Quindi a due passi da New York, per la prima volta nella, storia. Un campo statale, quindi pubblico, perché negli Stati Uniti come nei Paesi anglosassoni, ne esistono molti.
Ci sarò tempo per lavorare e per pensare alle due squadre, aspettando di capire le scelte dei capitani. Intanto però è appena andato il archivio il primo Major dell’anno e gli statunitensi hanno cominciato a prendersi una rivincita.
Perché a 27 anni Scottie Scheffler, numeri alla mano indiscusso numero 1 della classifica mondiale, ha messo il suo sigillo per la seconda volta nel Masters di Augusta. Un trionfo netto, a distanza di due anni dalla prima, a conferma di uno stato di forma eccezionale. Negli ultimi quattro tornei giocati, Scheffler ha vinto tre volte più un secondo posto.
Ha chiuso con lo score complessivo di -11 (66 72 71 68, per 277 colpi), involandosi nella parte finale del quarto giro anche per gli errori dei suoi avversari. Prima Colin Morikawa, che era partito insieme a lui, poi Max Homa e infine Ludvig Aberg. Lui invece non ha sbagliato nulla, mantenendo nervi saldi sino alla fine per involarsi.
Alle spalle di Scottie, ecco Aberg, con lo score di -7. Lo svedese era al primo Masters da professionista e ha dimostrato di essere un vero talento, salendo anche da oggi al numero 7 delle classifiche mondiali. A sette colpi dal vincitore, con un totale di -4, terzo posto per Morikawa e Homa ma anche l’inglese Tommy Fleetwood.
Come a dire, tutti giocatori che sette mesi fa erano a Roma per sfidarsi nella Ryder Cup 2023. Ultimo, tra i giocatori che hanno passato il taglio, con il sessantesimo posto a +16 invece Tiger Woods. Gli ultimi due giri per lui sono stati una sofferenza, ma presto potrebbe arrivare l’annuncio: il capitano degli Stati Uniti il prossimo anno sarà lui.
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