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Statistiche Golf: le più importanti?

Il mondo delle statistiche del golf… a volte ci sono sigle strane ed altre volte non è chiaro a cosa faccia riferimento una statistica… Ma soprattutto, ed è quello su cui vorrei ragionare ora, quali sono le statistiche che più incidono sulla prestazione finale? Ovvero, quali sono i settori del gioco che fanno la differenza su un’intera stagione? Cercherò di fare un confronto statistica per statistica con il ranking finale del Tour Europeo, che rappresentando le somme vinte nell’arco di tutto il 2010 è la classifica finale che dice chi ha giocato meglio.

Le statistiche a disposizione sono (fonte European Tour):

  • Stroke Average: la media dei risultati ottenuti
  • Driving Accuracy: la precisione dei colpi di partenza nella buche non par 3, espressa in %
  • Driving Distance: la lunghezza media dei colpi di partenza, da notare che è una statistica presa solo in alcune buche e non tutte quelle non par 3
  • Greens in Regulation: il numero di green presi con i colpi regolamentari, cioè il 1° nei par 3, il 2° nei par 4 ed il 3° nei par 5, espresso in %
  • Putts per GIR: il numero medio di putt quando si è preso il green con i colpi regolamentari (GIR= Green in regulation)
  • Putts per round: la media del numero di putts ogni 18 buche
  • Sand Saves: il numero di volte che da un bunker da green si riesce a chiudere in 2 colpi o meno, espresso in %
  • Scrambles: la frequenza con cui, una volta mancato il green con i colpi regolamentari, si riesce a chiudere la buca in par o meglio. espressa in %.
  • One Putts: il numero medio di one-putt ogni 18 buche, cioè quante volte in 18 buche si riesce ad imbucare con il primo putt? indipendemente dal risultato effettivo della buca

 
Ho confrontato tutte le singole statistiche con la classifica finale della Race to Dubai, prendendo a campione i primi 15 classificati, sia del ranking che delle singole statistiche.
 

nb: RTD = Race to Dubai
 
Tra tutte le classifiche quella che a mio avviso è la meno influente è quella per la Driving Distance, infatti solo 3 dei primi 15 sono anche nel ranking finale(3° Quiros 14° in RTD, 9° McIlroy 13° in RTD e 13° Casey 12° in RTD). Il vincitore di questa classifica è COLSAERTS che finisce il 2010 al 67° nella RTD.
 
Con mia sorpresa, sempre partendo da quelle che meno sembrano influenzare l’esito della stagione, troviamo ora appaiate due classifiche: Putts per Round e One Putts. Nella prima abbiamo 3° Donald 15° in RTD, 7° Jimenez 9° in RTD e 10° Westwood 3° in RTD. Nella seconda invece 1° Donald, 10° Jimenez e 15° Westwood. Mi sarei aspettato molta più incidenza da parte di queste statistiche, ma evidentemente nell’arco di una stagione intera è normale avere alti e bassi con il putt e forse conta molto di più l’aspetto il momento, ovvero imbucare i putt nella settimana giusta vale di più che imbucarli per 3 settimane a fila dove il resto del gioco non è un gran che.
 
E’ ora il momento della Driving Accuracy, dove troviamo i nostri Molinari, per la precisione 5° Francesco Molinari 5° anche in RTD, 11° Westwood 3° in RTD, 14° Poulter 4° in RTD e 15° Edoardo Molinari 11° in RTD. Qua iniziamo ad intravedere che la regolarità del colpo di partenza, piuttosto che la distanza, inizia ad avere una certa importanza, anche se non determinante… Kaymer, il vincitore dell’ordine di merito, ancora non si è visto…
 
Sand Saves: il numero di giocatori che compaiono qui e in RTD aumenta e sono: 1° Donald 15° RTD, 2° Poulter 4° RTD, 4° Karlsson 6° RTD, 12° Oosthuizen 10° RTD e 13° Casey 12° RTD. Avere più sicurezza nel recupero dal bunker è molto importante, anche se questa classifica rischia di essere un pò fuorviante, infatti potrebbe benissimo darsi che giocatori molto forti tipo Molinari o Kaymer non siano qui presenti semplicemente perchè non sono finiti così spesso in bunker.
 
Ora iniziamo a trovare statistiche che sembrano contare davvero, tipo gli Scrambles, che vi ricordo sono in sostanza i recuperi che un giocatore fa quando manca il green con i colpi regolamentari. 1° Donald 15 RTD, 2° Casey 12° RTD, 4° Kaymer 1° RTD, 6° Poulter 4° RTD, 7° Westwood 3° RTD e 11° Oosthuizen 10° RTD. Sbaglio o Donald c’è sempre in queste stat che riguardano il gioco corto, da fuori e sul green?
 
Terza per ordine di importanza, secondo il mio criterio, è quella dei Green in Regulation (GIR). Ben 7 dei primi 15 lo sono anche nella RTD e sono: Poulter, McDowel, Edoardo Molinari, McIlroy, Francesco Molinari, Donald e Schwartzel.
 
Credo sia il caso di valutare l’incidenza dei GIR assieme alla prossima stat che è quella dei Putts per GIR. Infatti qua troviamo 8 giocatori nei primi 15 che lo sono anche in RTD: Donald, Jimenez, Westwood, Poulter, Karlsson, McIlroy, McDowel e Kaymer. Guardando queste 2 classifiche viene spontaneo pensare che il segreto del successo stia quindi in buona parte nel prendere tanti green con i colpi regolamentari ed in modo preciso così che si possa imbucare con pochi colpi.
 
Soppesando le statistiche fin ora esaminate possiamo notare quanto sia incidente l’aspetto dei colpi al green e del gioco corto in generale rispetto al gioco lungo, sia come distanza ma in fin dei conti anche come precisione.
 
Se dovessi suggerire ad un allievo come allenarsi per migliorare la resa dei suoi score sicuramente sintetizzerei il tutto in:

  • Allenati sui ferri al green, dal 7 al PW
  • Allenati sui colpi di recupero, di modo che quando manchi il green tu sia in grado il più delle volte di recuperare con approccio e putt

No, non mi sono dimenticato un statistica… quella della media score (Stroke Average). Fra tutte è quella che più si avvicina alla RTD, ovviamente, e non l’ho inclusa nelle mie conclusioni solo perchè ritengo che avere una buona media score sia il frutto di tutto il resto del gioco, quindi di quanti green si prendono nei colpi regolamentari, di quanti salvataggi, quanti putts etc…
 
Vorrei però sottolineare però che anche questa non è l’esatta fotocopia della RTD come ci si potrebbe aspettare, ad esempio in classifica troviamo anche il nostro Matteo Manassero, addirittura 9° mentre un Edoardo Molinari ben 32° ? come si spiega?
 
Beh questo è il golf, infatti al di la di formule matematiche e ragionamenti fatti a tavolino conta anche solo 1 colpo a volte, quello decisivo per vincere il primo titolo o per conquistarsi la Ryder Cup. Spesso questo colpo è un colpo del gioco corto, un approccio, un putt decisivo, difficilmente o quasi mai è un drive lunghissimo.
 
Ecco un’estratto delle statistiche usate come riferimento:

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