Novak Djokovic è sempre al centro dei discorsi nel mondo del tennis, come numero uno e uomo da battere. L’ultimo annuncio fa tremare i polsi
Il giocatore serbo riesce a tirar fuori sempre il meglio di sé dagli avversari. La nuova generazione composta da Sinner, Rune e Alcaraz non vede l’ora di mettere fine al regno del Goat. L’assalto al suo trono è già partito.
Il tennis sta vivendo un importante passaggio di consegne, un ricambio generazionale inevitabile e per certi versi avvincente. Roger Federer ha ormai smesso da un paio d’anni e Rafa Nadal non si vede più su un campo di gioco da quasi 12 mesi. Dei famosi Big Three è rimasto solo Novak Djokovic, vincitore di 24 tornei dello Slam e considerato almeno per i numeri il vero Goat di questo sport.
Il tennista serbo a maggio compirà 37 anni ma non ha ancora deciso di appendere la racchetta al chiodo, anzi. Proprio in questo 2023 ha vissuto una delle sue migliori stagioni, vincendo tre dei quattro Major, arrivando in finale anche a Wimbledon (l’unico che gli è sfuggito) e trionfando nella ATP Finals di fine anno (a Torino contro il nostro Sinner). Nonostante ci siano all’orizzonte già degli avversari piuttosto temibili, Nole non ha nessuna voglia di abdicare e vuole anzi ritoccare ancora i suoi record straordinari.
Chi è riuscito a metterne in discussione la leadership della classifica ATP è proprio Alcaraz. Lo spagnolo all’All England Club ha dato il meglio di sé per battere Djokovic e instaurare una nuova era nell’erba londinese. In vista del 2024 l’idea di Carlitos è quella di subentrare in pianta stabile al vertice del tennis mondiale, cercando di fermare l’egemonia di Nole.
In questi giorni Alcaraz è presente in Messico per giocare un torneo esibizione. Ai microfoni dell’agenzia di stampa EFE ha parlato proprio di Djokovic e del loro duello.
“Novak ha dimostrato di essere pronto a vincere tutti i tornei dello Slam, ma noi siamo qui per fermarlo e batterlo”.
Lo spagnolo poi aggiunge: “Il mio sogno è quello di diventare uno dei giocatori più grandi della storia”. Certo di strada da fare ce n’è tanta, su questo non c’è dubbio, ma per uno che a 20 anni ha già portato a casa due tornei dello Slam (US Open 2022 e Wimbledon 2023) la strada è di certo quella giusta.
A chi ha cercato di paragonarlo a Federer o Nadal, Alcaraz ha risposto dicendo di non voler assomigliare a nessun grande del passato, ma di provare ad essere se stesso al 100%. Poi su Djokovic ha aggiunto: “È incredibile averlo battuto due volte, dopo aver giocato partite incredibile. Spero che la nostra rivalità possa continuare in futuro”. Tutti gli appassionati sperano che ci siano ancora finali come quella di Wimbledon, per il bene di questo sport.
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