Dopo i bruttissimi episodi recenti è arrivata la decisione da parte del governo, che farà ripartire il campionato di calcio a breve.
Il calcio secondo tantissime persone al mondo è lo sport più bello ed affascinante in circolazione. Non a caso è il più seguito di tutti in ambito planetario, oltre che il più praticato in maniera amatoriale o agonistica. Ma purtroppo ci sono lati oscuri di questo ambiente che stentano a cambiare e migliorarsi.
Uno di questi difetti riguarda la mole di violenza, sia verbale che fisica, che scaturisce dalla troppa passione e dai tanti interessi che vi sono dietro al calcio giocato. Purtroppo si legge e si sente spesso di risse, attacchi frontali, scontri e tant’altro che segue gli eventi calcistici ufficiali.
L’ultimo grande scandalo in tal senso è avvenuto in Turchia, dove il presidente di una squadra di calcio ad Ankara ha letteralmente aggredito e malmenato l’arbitro al termine dell’ultima partita di campionato. Per questo motivo la Federcalcio turca ha scelto come estrema ratio di sospendere le partite e gli appuntamenti calcistici in tutto il paese.
Turchia, il campionato riprende dopo l’aggressione subita dall’arbitro
Per i pochi che non avessero letto, tale episodio è relativo al recente match tra Ankaragucu e Rizespor, terminato sul punteggio di 1-1, con rete del pareggio ospite arrivata in pieno recupero. Un gol che ha scatenato l’ira del presidente della squadra di Ankara, Faruk Koca, che è sceso in campo per aggredire l’arbitro Halil Umut Meler.
Una scena da brividi che ha fatto infuriare la Federcalcio, pronta a stoppare il campionato turco fino a data da destinarsi. Una punizione che però avrà vita breve: infatti il numero uno del calcio turco Mehmet Buyukeksi ha deciso di far riprendere tutti i campionati a partire da martedì prossimo, il 19 dicembre. Dunque circa una settimana di stop, una sorta di avvertimento per evitare che in futuro avvengano episodi del genere.
Koca ed i collaboratori dell’Ankaragucu che hanno picchiato l’arbitro Meler sono stati fermati ed arrestati dalla polizia turca. Incredibile come al giorno d’oggi, con duemila telecamere fisse a partita e con la risonanza mediatica attuale, un personaggio del mondo del calcio possa ancora pensare di utilizzare violenza nei confronti di un arbitro, fra l’altro di fronte a migliaia di spettatori allo stadio.
La speranza è di non rivedere più certe immagini e di rivedere il calcio in Turchia come uno sport appassionato e sano, visti anche i tanti ottimi calciatori che militano nella Superlig.