Tennis, i sostenitori del mitico tennista altoatesino non possono fare a meno di gongolare: questa sì che è una splendida notizia.
I detrattori, tutto ad un tratto, sono scomparsi. E il carro di Jannik Sinner, parallelamente, s’è fatto piuttosto affollato. Sembrano lontani come non mai, ed era ora, i tempi in cui si diceva di lui che fosse un gran giocatore, ma che non avesse la stoffa del campione e che non fosse in grado di stare in mezzo ai grandi.
La seconda parte della stagione ormai conclusasi, per fortuna, è stata in tal senso rivelatoria. L’altoatesino ha dimostrato che il lavoro fatto con Simone Vagnozzi e Darren Cahill, coadiuvati a loro volta da tutti gli altri membri del team, è stato giusto dall’inizio alla fine. Perché gli ha permesso di crescere, di smussare gli angoli, di migliorare laddove necessitava di farsi ancora un po’ le ossa. E i risultati di tanti sacrifici, finalmente, si vedono. L’altoatesino ha collezionato 4 trofei in rapida successione, centrando il suo primo Masters 1000 e qualificandosi, ancor prima di tutti gli altri, alle mitiche Finals di Torino.
E poi, dulcis in fundo, a dimostrazione del fatto che adesso non ha più paura di nessuno, è riuscito a sconfiggere, sul cemento indoor del Pala Alpitour, sua maestà Novak Djokovic. Un’impresa che sappiamo essere particolarmente ostica e non alla portata di tutti. Non sarebbe altrimenti, il serbo del tennis, il numero 1 al mondo e il pluricampione Slam che invece è.
Tennis, due sentenze e due profezie: c’è solo da incrociare le dita
Ecco spiegato, quindi, perché la Sinner mania sia ormai ufficialmente esplosa a tutte le latitudini. Con le ultime e formidabili prestazioni, Jannik ha convinto tutti: scettici e non scettici, italiani e stranieri, esperti e meno esperti. Ed è addirittura riuscito a strappare una bellissima profezia ad uno dei più grandi campioni di sempre.
Ci riferiamo ad Adriano Panatta, che nel 1976 ha vinto il Roland Garros e che sta commentando le Finals per la Rai. L’ex tennista, che ha sempre apprezzato le doti del nativo di San Candido, si è lasciato andare nelle scorse ore a delle dichiarazioni piuttosto importanti: “Sinner è l’erede di Djokovic – ha sentenziato Panatta – diventerà il numero 1 al mondo e ci resterà per molto tempo”. “Lo sarà a lungo”, ha poi aggiunto subito dopo, come a volere chiarire ancora meglio il concetto.
Il campionissimo azzurro sapeva già, per la verità, che le cose sarebbero andate in questo modo. “Ha solo bisogno di formarsi fisicamente – aveva detto quando Jannik era ancora un timido ragazzetto non troppo sicuro di sé – ma vi assicuro che è forte”. Aveva ragione, Panatta. E ci farebbe molto piacere se anche questa sua seconda profezia si avverasse.