Tennis, incubo Sinner: 13 mesi di squalifica

Non c’è pace per Jannik Sinner, costretto a dover fare i conti con le accuse di doping anche in futuro: la squalifica fa tremare tutti.

Il mondo del tennis è ancora diviso a metà per quello che è successo a Jannik Sinner. Era lo scorso aprile quando il tennista partecipava e vinceva gli Indian Wells, peccato che proprio in quell’occasione per curare una ferita il suo medico ha deciso di affidarsi ad uno spray che le autorità competenti avevano già scelto di vietare. Tutta colpa del clostebol presente all’interno di quello spray, praticamente uno steroide androgeno-anabolizzante vietato agli sportivi visto che può alterare le loro prestazioni.

Doping Jannik Sinner
Sinner nei guai, spunta la squalifica (Ansa) – Tshot.it

Questo ha dato vita ad una specie di calvario per il numero uno del ranking che è finito per perdere punti preziosi, validi per blindare la propria posizione in classifica, nonché ingenti somme di denaro. Nonostante questo Sinner ha ripreso ad allenarsi e nel giro di pochissime settimane è anche tornato a vincere.

Chi ha voluto indagare sulla faccenda è stata la Tennis Integrity Agency che grazie al proprio lavoro ha scagionato l’altoatesino da ogni accusa. Nonostante l’assunzione del farmaco sia stata giudicata involontaria, in giro le polemiche non si sono affatto placate. Anzi, c’è ancora chi continua a parlare di squalifica.

Caso Sinner, lo hanno squalificato: il tennista è una furia

Soprattutto se si paragona quanto successo a Sinner a ciò che hanno dovuto passare alcuni altri suoi colleghi. Questo è il caso del polacco Kamil Majchrzak che esattamente due anni fa, era il 2022, ha vissuto una situazione molto simile a quella del numero uno del mondo e ha dovuto fare i conti con una squalifica pari a 13 mesi di stop.

Caso Sinner, squalifica di 13 mesi
Bufera nel tennis, squalificato per 13 mesi (Ansa) – Tshot.it

Si è trattato di una mazzata tremenda per la sua carriera visto che, a quanto pare, anche per lui si è trattato di un caso di doping accidentale. Ad aver messo nei guai il polacco sarebbe stata una bevande isotonica con al suo interno presente una delle tante sostanze vietate dalla Federazione. Anche Majchrzak è convinto della sua innocenza ma come lui stesso sostiene, non ha avuto alcuna possibilità di difendersi.

Inizialmente erano stati chiesti quattro di squalifica ma dopo un’attenta analisi chi di dovere ha deciso di infliggergli solo qualche mese. Questo ha ugualmente rappresentato un duro colpo per lui che, nel suo ultimo messaggio, si lamentato del fatto che nessuno difende i tennisti di basso rango. Una situazione che se paragonata a quella di Sinner non può che far discutere ancora molto.

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