Il tennis, su scala mondiale, è senza ombra di dubbio una delle discipline sportive più affascinanti. Il suo regolamento, come è normale che sia, è molto articolato e prevede tutta una serie di regole di cui i tennisti devono tener conto per giocare. E che è giusto conoscano in maniera dettagliata anche i tifosi.
Sembra che sia in corso una sorta di nuova primavera per il tennis. Questo sport, in Italia ma non solo, dà la sensazione di crescere senza soluzione di continuità in termini di popolarità. Il movimento tutto sembra aver gestito bene gli addii di personaggi illustri ed il ricambio generazionale è stato importante. All’orizzonte c’è un 2024 che preannuncia grande spettacolo e che sarà importante anche per l’Italia. In rampa di lancio, infatti, c’è Jannick Sinner, che nella prossima annata punta, come è normale che sia, a scalare posizioni nel ranking. L’obiettivo è chiaramente quello di diventare il numero uno al mondo. Andiamo a vedere, in tal senso, quali sono le principali regole di questo sport.
Se da un lato è vero come è vero che non ci sono vincoli particolari relativi a misure, peso o materiale della racchetta, ce ne sono per la pallina. Che, infatti, deve essere di diametro compreso tra i 6,54 e i 6,86 centimetri e un peso che varia dai 56 ai 59,4 grammi. Il campo da gioco, invece, deve necessariamente essere lungo 23,77 metri, con una larghezza pari a 8,23 per il singolo o 10,97 per il doppio.
La maggior parte dei falli che possono essere commessi nel tennis riguardano il servizio. E’ necessario, infatti, che la pallina rimbalzi nel campo dell’avversario perché esso sia valido. Se questo non avviene, viene concesso un secondo tentativo. In caso di esito negativo anche di quest’ultimo, allora il tennista perderà il punto. Il servizio, inoltre, viene ripetuto anche nel caso in cui la pallina tocchi la rete. In questo caso si parla di “let“. In questo caso la battuta non viene considerata. Di conseguenza, se si sbaglia il secondo tentativo si ha diritto ad una nuova chance. Stesso discorso nel momento in cui un elemento, in campo o tra il pubblico, distrae il battitore.
Nella battuta, inoltre, il giocatore in servizio non deve camminare o correre, né superare la linea di fondo campo con uno o con entrambi i piedi. Non deve neanche toccare il prolungamento immaginario delle linee laterali o di quelle centrali. Nel caso in cui ciò avvenga, viene contato come errore in servizio. Chiaramente i tennisti possono usufruire del cosiddetto “Occhio di falco” per avere uno strumento certo per stabilire se la palla sia rimasta in campo o meno.
E’, ovviamente, negata la possibilità di protestare in maniera veemente contro l’arbitro. La sanzione dipende molto dal torneo ma può portare anche all’eliminazione dallo stesso, come accaduto a febbraio a Zverev. Ovviamente il doping non è concesso ed in questo caso le squalifiche possono essere anche molto lunghe. Anche per il 2024 le regole di base saranno queste. Da tenere sotto osservazione, poi, le specifiche dei vari tornei, che rendono il tutto ancora più interessante.
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