Ennesima bufera intorno alla piattaforma streaming già criticatissima nel recente passato: DAZN, ecco cosa sta succedendo.
Il calcio è la cosa più importante delle meno importanti. Lo ha sempre detto Arrigo Sacchi, uno che nel mondo del pallone ha lasciato il segno vincendo praticamente tutto alla guida del Milan. Ecco, questo può certamente essere l’assunto più significativo: non toccate il calcio agli italiani.
E così, anno dopo anno, chi ha avuto modo di seguire – soprattutto da casa – le partite della propria squadra del cuore si è reso conto di un cambiamento che fa male. Soprattutto dal punto di vista economico, perché rispetto a qualche anno fa adesso l’offerta propone sì tanto ma a costi per molti inaccessibili e con una qualità che spesso e volentieri ha lasciato parecchio a desiderare. Parliamo di DAZN che dal 2018 ha ottenuto l’esclusiva della Serie A.
La piattaforma streaming, circondata da polemiche e critiche in maniera costante (il più delle volte assai giustificate) ha sostituito Sky e lo farà ancora per cinque anni, fino a fine 2029. Per molti, questo, è stato l’ennesimo smacco. Perché negli ultimi anni il servizio offerto da DAZN troppe volte non è stato all’altezza della situazione. E adesso che la piattaforma streaming si è aggiudicata proprio l’ultima asta per 700 milioni a stagione, i tifosi non sono affatto contenti.
La qualità della trasmissione è sempre stato il cruccio più grande che molte volte ha compromesso la possibilità di seguire in maniera dignitosa una partita. Lo streaming che si blocca e riparte dopo diversi minuti è ormai qualcosa di comune, di (purtroppo) quotidiano.
DAZN, scoppia il caos: piovono le critiche
Che sia su pc, tablet o smartphone la fruizione è sempre stato il tallone d’Achille di DAZN che è stato in tantissime occasioni al centro di incidenti a dir poco imbarazzanti. E così le lamentele, le critiche, gli attacchi non sono mai giustamente mancati. Certe pecche non possono più essere tollerate nel 2024. Agli esordi della piattaforma, nel 2018/19, i costi però erano sostenibili: 9,99 euro al mese.
Esattamente sei anni dopo, stiamo assistendo ad un rincaro da record. Perché l’abbonamento ‘minimo’ parla di 34,99 euro mensili (in ‘sconto’ per la sottoscrizione annuale) fino addirittura a 69,99 euro per il servizio plus che permette la fruizione da due dispositivi differenti, con connessioni diverse. Fino a 120 euro in più rispetto al passato. I tagli alla redazione non fanno certamente pensare ad un possibile corposo miglioramento dell’offerta per gli utenti, con costi palesemente gonfiati ed una qualità proposta che non ha mai dimostrato di valere così tanto.
DAZN si è difesa rivelando come la loro offerta sia la più bassa rispetto ad altri campionati europei. È altresì vero, però, che questo a cui stiamo assistendo è già il terzo aumento del 2024 e mancano ancora cinque mesi abbondanti alla fine dell’anno. Qualcosa di mai visto. È palese come l’azienda punti al pareggio di bilancio, aumentando i costi dell’offerta e limitando la struttura interna. La doccia fredda, l’ennesima, è solo per gli appassionati. Per chi ha sempre vissuto dell’amore per il calcio e adesso deve fare i conti con una situazione insostenibile. Sui social i tifosi continuano a farsi sentire. Servirà però a poco per cambiare le cose.