Dopo l’annuncio che ha messo fine alla lunga telenovela, già si fanno precari gli equilibri in casa Ducati: Bagnaia è su tutte le furie.
Sembrava impossibile, e ora è realtà. Pareva molto difficile, considerando anche lo straordinario mondiale di Jorge Martìn, leader della classifica in sella alla sua Ducati Pramac e primo candidato ad occupare quella piazza che già gli era stata tolta da Enea Bastianini alla fine del 2022. Sembrava un azzardo, ma nello spericolato mondo delle due ruote spesso il rischio paga. Soprattutto quando il cavallo su cui punti si chiama Marc Marquez, otto volte campione del mondo e una voglia matta di aumentare il numero di titoli da mettere in bacheca.
Dopo aver monopolizzato le chiacchiere di mercato per mesi, alla fine Ducati ha preso la sua decisione: sarà proprio il Cabroncito di Cervera il compagno di Pecco Bagnaia nel Team Lenovo per la prossima stagione. Battuta la concorrenza della ‘Bestia’ e di ‘Martinator’, l’ex centauro della Honda è pronto a giocarsi le sue carte con una moto di ultima evoluzione. E soprattutto ufficiale.
Il salto dalla Desmosedici 2023 guidata quest’anno, e in sella alla quale sta creando non pochi grattacapi al piemontese e allo stesso Martìn, a quella del 2025 che gli verrà messa a disposizione dalla prossima stagione rappresenta per Marquez un’occasione più unica che rara. Una possibilità che, se avesse potuto decidere lui, Pecco non gli avrebbe mai dato. Per vari motivi. Non ultimo il serio rischio che Marc possa mettere fine alla sua egemonia in seno alla casa di Borgo Panigale.
Come riportato dal portale spagnolo ‘Elnacional.cat’, che da tempo segue tutte le evoluzioni delle decisioni in seno all’azienda bolognese, il bicampione del mondo in carica sarebbe rimasto molto deluso dalla scelta di Domenicali e Dall’Igna.
Quest’ultimo, in qualità di Direttore generale di Ducati Corse, ha provato a spiegare in questo modo il perché della volontà di affidare la moto ufficiale a Marc Marquez. “Quello che ci ha spinto a scegliere Marquez è stata la consapevolezza raggiunta in questi mesi che lui effettivamente possa fare la differenza sulla nostra moto. La Desmosedici GP ha raggiunto livelli incredibili“, ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport.
Resta il fatto che Bagnaia avrebbe preferito di gran lunga continuare a condividere il box con Enea Bastianini, un fidato scudiero che mai lo avrebbe impensierito nella lotta al Mondiale. Anche un eventuale arrivo di Martìn, poi sfumato, avrebbe incontrato la non ostilità del torinese, che ora invece se la dovrà vedere con la sfacciataggine di Marc.
A Bagnaia, per ora, restano le rassicurazioni di Davide Tardozzi, Ds della squadra, che ai microfoni di Cycleworld.com ha recentemente dichiarato: “Marc è il pilota con più titoli presente in griglia, ma questo non distoglie la nostra attenzione dal campione del mondo. Pecco ha la nostra totale fiducia. Lui viene prima di tutti“, ha detto. Vedremo se effettivamente sarà così…
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