Si continua a discutere dell’ingaggio, non troppo apprezzato, di Marc Marquez da parte della Ducati. Una situazione non proprio semplice da gestire.
In attesa della ripresa del motomondiale 2024, che si rimetterà in sella il 30 giugno prossimo con il gran premio di Assen, in Olanda, si parla soprattutto del mercato piloti in vista del prossimo anno. Sono settimane caldissime dal punto di vista delle scelte e delle situazioni da risolvere all’interno dei vari team motociclistici.
In casa Ducati c’è grande fermento e attesa. Proprio perché la scuderia di Borgo Panigale ha deciso a sorpresa di fare all-in su Marc Marquez. Dopo aver convinto l’ex campione della Honda a trasferirsi in Italia, ripartendo dal team stellite Gresini Racing, è arrivata l’immediata promozione nel team ufficiale: sarà lo spagnolo ad affiancare Pecco Bagnaia in Ducati Lenovo dal 2025.
Marquez ha vinto la concorrenza di altri piloti, quali Enea Bastianini, pronto a lasciare la Ducati per rilanciarsi nella KTM, oppure l’attuale leader della classifica Jorge Martin, quest’ultimo ormai destinato all’Aprilia. Una scelta che intriga ma fa discutere, visto che Marquez è personaggio amato e odiato allo stesso tempo, soprattutto per i tifosi italiani.
Sui social e sulle piattaforme a loro dedicate, i tifosi ducatisti stanno esprimendo dunque delle perplessità per l’ingaggio di Marquez, che nel 2025 guiderà la Desmosedici ufficiale e concorrerà per il titolo come uno dei favoriti. In primis per motivi di vecchia data, risalenti al dualismo tra Marquez e Valentino Rossi, il centauro italiano più amato di sempre.
Secondo molti è ancora fresco lo smacco di Sepang del motomondiale 2015, quando un Rossi pronto a ottenere un ultimo titolo mondiale fu ostacolato in maniera non proprio pulita da Marquez, che lo costrinse ad una squalifica dopo un duello non proprio lineare, dando così possibilità al connazionale Jorge Lorenzo di primeggiare in classifica piloti.
Inoltre c’è l’impressione che la Ducati voglia favorire e puntare forte unicamente su Marquez, mettendolo così in rivalità acerrima con Pecco Bagnaia, tra l’altro cresciuto nell’academy di Valentino Rossi. Insomma, una serie di fattori che non convincono i tifosi italiani, i quali avrebbero preferito altre soluzioni da parte della scuderia emiliana.
A spegnere il fuoco delle polemiche c’ha pensato Davide Tardozzi, team leader Ducati, spiegando i motivi della scelta: “Va detto che i fatti di Sepang risalgono a quasi 10 anni fa. Noi guardiamo alle prestazioni di un pilota o alla sua capacità di sviluppare una moto insieme a Pecco e vincere titoli. Guardiamo avanti, al futuro, non al passato”.
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