La vicenda è avvenuta in Sud America dopo la finale della Copa Libertadores vinta dai brasiliani della Fluminense per 2-1 contro la formazione argentina del Boca Juniors
L’ultimo sabato è stato testimone di un evento tragico che ha gettato una luce sinistra sul mondo del calcio e sull’estremo fanatismo legato a esso. Dopo la finale di Copa Libertadores tra il Fluminense e il Boca Juniors vinta dalla formazione brasiliana ai tempi supplementari, un giovane tifoso argentino, Marcelo Alejandro Morales, si è tolto la vita a causa della profonda delusione per la sconfitta della sua squadra. Questo dramma mette in evidenza i pericoli del fanatismo e dell’attaccamento eccessivo allo sport.
Marcelo, un agente di polizia di 23 anni di Buenos Aires, ha preso una decisione estrema che ha devastato la sua famiglia e tutta la comunità di tifosi del Boca Juniors. Prima della partita aveva espresso la sua intenzione di compiere il gesto tragico se la sua squadra non avesse vinto la finale. La madre di Marcelo ha rivelato che suo figlio aveva detto a suo padre: “Se il Boca non vince il 4 novembre mi uccido“. La famiglia aveva inizialmente creduto che si trattasse di una sorta di scherzo o espressione momentanea di esagerazione, mai avrebbe potuto credere che Marcelo si sarebbe spinto a tanto.
Terribile lutto: tutto il mondo del calcio piange questo tifoso
Marcelo è stato trovato dalla madre senza vita nella sua stanza con una ferita da arma da fuoco alla fronte. La tragedia ha scosso la famiglia e la comunità, portando alla luce il pericolo dell’ossessione per lo sport e dell’identificazione estrema con una squadra di calcio.
La madre di Marcelo ha condiviso tutto il suo dolore e ha fatto un appello commovente ai giovani, pregandoli di riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni sulle loro famiglie. Ha sottolineato che non avrebbe mai immaginato che suo figlio sarebbe arrivato a compiere un gesto così estremo. Ha descritto Marcelo come una persona con una vita normale che si dedicava al lavoro e non aveva problemi con nessuno.
Il fanatismo per una squadra di calcio può portare alcune persone a comportamenti irrazionali e autolesionisti. Marcelo aveva un attaccamento profondo e viscerale al suo Boca Juniors e aveva dichiarato che il Boca per lui era “la cosa più grande”. Questa tragedia ricorda quanto sia importante bilanciare la passione per lo sport con una prospettiva più ampia e la consapevolezza delle conseguenze delle nostre azioni sulle persone a cui teniamo. Il calcio e lo sport in generale dovrebbero essere fonte di gioia, divertimento e unione, non un motivo di dolore e tragedia.