Continuano le proteste dei tifosi, e questa volta sembrano essere andate oltre. Ora il club teme il peggio.
Sono giorni roventi per lo Spezia Calcio, che dopo i risultati recenti e il cambio di allenatore sta attraversando una vera e propria tempesta. Diverse le contestazioni nell’ultimo periodo, oltre ai fischi in campo. Il presidente ora teme per i dirigenti e per il club dopo l’ultima protesta davanti alla sede della società. Ecco cos’è successo a La Spezia.
I tifosi spezzini non si fermano, e dopo i vari atti compiuti ai danni dei dirigenti e dei giocatori del club hanno deciso di puntare più in alto possibile. Nella giornata di ieri è stata trovata una testa di maiale davanti alla sede dello Spezia Calcio, con uno striscione che lascia poco spazio all’interpretazione: “Tempo scaduto!“.
È solo l’ultima delle proteste mosse dai tifosi, dopo alcuni atti vandalici e varie minacce alla società iniziate dalle prime partite della stagione. Philip Platek, presidente dello Spezia, deve dare una svolta al club per evitare il peggio.
Nella giornata di ieri è stata lasciata una testa di maiale davanti alla sede dello Spezia, con uno striscione che sa di minaccia definitiva nei confronti della società ligure. Dopo la retrocessione in Serie B, per la delusione dei tifosi, gli spezzini hanno sperato in una buona stagione durante le amichevoli estive, ma dall’inizio del campionato il club bianconero è caduto nel baratro già dalle prime quattro partite, tutte perse e con un solo gol segnato. Attualmente la squadra si trova al terzultimo posto, fortemente a rischio retrocessione in Lega Pro.
Sotto pressione non solo il presidente (già vittima di proteste a settembre), ma anche alcuni giocatori, come Daniele Verde, e alcuni dirigenti. Negli ultimi giorni, infatti, è stata vandalizzata l’auto di Verde (presente nel club dal 2020 e faro della rosa) e uno dei dirigenti del club è stato minacciato sotto casa da alcune persone incappucciate, pronte ad agire in caso di mancate dimissioni. I tifosi hanno protestato, oltre che per le performance in campo, anche per la campagna di mercato condotta da Stefano Melissano (ds del club) e Eduardo Macia, direttore dell’area tecnica, insieme alla scelta iniziale di annunciare Alvini come nuovo allenatore.
Per cercare di rimediare, la società ha deciso di ingaggiare Luca D’Angelo per la panchina, allenatore ormai noto in Serie B grazie al suo legame col Pisa con cui è andato vicino alla Serie A ed ha evitato la retrocessione nell’ultima stagione. Il club e i suoi dirigenti sperano in un miglioramento da qui alla fine della stagione per evitare guai piuttosto seri, data la gravità delle minacce.
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