Antonio Conte condivide un ricordo davvero straziante: le frasi del tecnico commuovono i tifosi fino alle lacrime.
Antonio Conte ha vissuto, da giocatore e da allenatore, una carriera davvero piena di successi. In campo, con la maglia della Juventus, si è tolto grandissime soddisfazioni, che ha poi replicato come tecnico bianconero. Raccogliendo trionfi anche sulle panchine di Chelsea e Inter e lasciando un buon ricordo anche altrove. Ma per lui non sono mancati i momenti difficili.
Nella scorsa stagione, nelle ultime fasi della sua avventura al Tottenham, ha infatti vissuto un periodo piuttosto complicato a livello di salute, venendo operato alla cistifellea. Tutto è andato per il meglio, alla fine, per l’allenatore pugliese, che è tornato in perfetta efficienza. Ma proprio quel periodo lo ha portato a delle riflessioni piuttosto profonde sulla sua vita privata e professionale.
In quel periodo, ha sentito fortemente la mancanza della famiglia, lavorando a Londra. E’ stato uno dei motivi che lo ha portato a maturare la decisione di tornare a lavorare in Italia ed ecco perché una panchina di Serie A, nella prossima stagione, quando finalmente tornerà all’opera, appare assai probabile. Ma c’è stato anche altro a influire nel suo pensiero. Nello stesso periodo, infatti, in poco tempo sono venuti a mancare due suoi grandi amici.
Conte, il racconto commovente su Vialli e Ventrone
Parliamo di Gianluca Vialli, suo storico compagno di squadra, e di Gian Piero Ventrone, suo collaboratore in diverse esperienze in panchina. In una lunga intervista al ‘Telegraph’, Conte è tornato a parlare di loro, con frasi che hanno commosso tutti.
“Le morti di Vialli e Ventrone sono state sicuramente tra i momenti più difficili della mia vita – ha spiegato – Ho avuto un rapporto importante con Vialli, tengo nel cuore il ricordo del nostro ultimo incontro. Ci siamo visti tre settimane prima della sua morte, ha voluto cenare con me e con mia moglie. E la morte di Ventrone ha sconvolto tutti al Tottenham, se ne è andato in appena sei giorni (stroncato da una leucemia fulminante, ndr)…E’ stato un momento molto difficile anche per i giocatori, hanno sentito su di loro questa situazione terribile e abbiamo cercato di superarla insieme”. Frasi che svelano come dietro il sergente di ferro che ci siamo abituati a vedere in campo ci sia anche un cuore nobile e molto sensibile.