La risalita di Tiger Woods deve necessariamente iniziare dalla ricostruzione dell’immagine del campione californiano. E gli sponsor sono parte fondamentale di un top player. Rolex si lega all’ex-numero uno con un contratto consistente. Dopo lo scandalo sessuale del 2009, Tiger era stato inesorabilmente abbandonato da tutti gli sponsor, a uno a uno, in modo tipicamente e americanamente ipocrita. Tuttavia, le leggi del marketing parlano chiaro e dopo due anni di purgatorio, ora il californiano dovrà rimboccarsi le maniche per risalire nella seconda metà della top 100 e ritornare il campione dei bei tempi. Rolex lo accompagnerà su tutti i course.
Rolex è una società che sponsorizza da tempo il golf, basti pensare ai tanti tornei sia sul PGA sia sull’European Tour, ma anche tra le donne. Inoltre è partner della federazione, con il logo del celebre marchio d’orologi che appare sui libricini delle regole del golf.
Il 2009 ha segnato il crollo di Tiger Woods come sportivo e prima ancora come uomo, travolto dall’eco delle tante scappatelle. In Europa non sarebbe successo niente di stravolgente, ma negli USA è stato immolato e sacrificato all’altare della morale, che spesso si infiltra in territori che poco se ne confanno.
Tuttavia, questo è il continente oltreoceano: dopo circa 24 mesi, Tiger Woods si presenta a 35 anni oltre la 50esima posizione del ranking mondiale (non succedeva dal debutto, nel 1996), in caduta libera di risultati e di gioco, ma con un “amico” in più come lo sponsor Rolex. Ha anche cambiato caddie (Joe LaCava) e sembra aver risolto gli infortuni alle ginocchia.
Quanto tempo impiegherà a ritornare sulla vetta più alta di una leaderboard? L’ultimo hurrà è datato Australian Masters 2009, ma il comunicato stampa che annuncia l’accordo è ottimista: “Rolex è convinta che Woods abbia ancora una lunga carriera e che possieda le qualità necessarie per entrare nella storia dello sport“.
L’ultimo torneo è terminato con un trentesimo posto e un assalto all’hot-dog: nel Frys.com Open, ha “subito” l’attacco-non-attacco di uno spettatore un po’ troppo allegro che prima l’ha chiamato e poi l’ha raggiunto sul green della buca numero 7 con un panino. Lo squilibrato si è gettato a terra e poi è stato raccolto con forza dalla sicurezza. Anche questo è uno stimolo in più, forse un po’ originale, per Tiger che è atteso da tutti gli appassionati, da troppo tempo.
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