Strepitosa nuova vittoria per Tiger Woods che ritorna ad alzare un trofeo al PGA di Torrey Pines per iniziare alla grande il suo 2013 e per lanciarsi nuovamente alla corsa di golfista più vittorioso della storia. E ci voleva visto l’umiliante eliminazione al taglio ad Abu Dhabi solamente due settimane fa. Ma d’altra parte Tiger è affezionato al campo de La Jolla in California, ci aveva già vinto sei volte. Il torneo ha subito un allungamento fino a lunedì a causa di una fastidiosa nebbia: Tiger ha vinto con quattro colpi di vantaggio rispetto al campione uscente Brandt Snedeker perdendo per altro quattro colpi nelle ultimissime buche: “Ho avuto un piccolo calo della concentrazione, ma per fortuna ho finito bene la gara“. E ora è a soli sette tornei di distacco da Sam Snead (82), il primatista.
Tiger Woods vince ancora, è suo l’AT&T 2012
2-7-2012 – Tiger Woods non si ferma più e mette a segno il suo terzo successo del 2012 conquistando con grande concretezza e autorevolezza l’AT&T 2012. E’ il suo 74esimo torneo, ma soprattutto è l’occasione per togliersi qualche sassolino di troppo dalle scarpe: “Mi ricordo che c’era un tempo in cui la gente diceva che non avrei più vinto, quando era? Mi sembra sei mesi fa?“. Grande Tiger, era il momento giusto per sottolineare l’ipocrisia e la pochezza di buona parte della stampa americana che aveva fatto di tutto per affossare il campionissimo al momento dello scandalo sessuale (che nulla c’entrava con lo sport) dandolo ormai per spacciato nei due anni di “purgatorio” successivi. Come a dire: so benissimo chi tenere d’occhio e chi prendere a calci nel didietro nel tentativo di salire sul carro del vincitore.
Uno sfogo più che comprensibile per Tiger Woods, che in questi ultimi due anni non ha dovuto solo combattere contro un’opinione pubblica che l’aveva ormai additato come “persona orribile” quanto anche con diversi infortuni fisici. E non si deve certo essere dei geni per notare che nel nostro sport – e soprattutto a livelli professionali – se non si è perfettamente concentrati e sereni mentalmente non si riesce ad andare da nessuna parte. Ma finalmente Tiger ha superato le proprie crisi e così dopo 923 giorni di digiuno sul PGA Tour ha conquistato l’Arnold Palmer Invitational inandellando ben tre successi nelle ultime sette partecipazioni.
Il cannibale è tornato? Ce lo auguriamo perché era troppo strano vederlo fuori al taglio o latitare a metà classifica senza arte né parte. All’AT&T National lancia la sua rincorsa a Sam Snead fermo a 82 successi per poi proseguire e diventare il golfista più vittorioso di tutti i tempi. Il momento clou del torneo di Tiger è stato alla buca 12 quando è finito in mezzo agli alberi e rischiava di segnare uno score pesante, ma è riuscito a uscire dal pericolo con un ferro nove magistralmente eseguito.
Il sorpasso al rivale numero uno del torneo, Bo Van Pelt, è avvenuto alla buca 15 (un par 4) con un birdie da 22 piedi che ha letteralmente ribaltato gli spettatori dalla gioia. Van Pelt ha poi segnato tre bogey finali dicendo addio al torneo, ma è rimasto così impressionato dalla prova di Tiger da affermare: “Senza offesa per nessuno, ma è l’unico che ha vinto 3 tornei PGA quest’anno, penso proprio che stia giocando il miglior golf al mondo in questo momento“. E ora Tiger è in testa anche alla speciale classifica FedExCup. Sì, è tornato.
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