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Tiger Woods ha vinto, dopo ben 30 mesi di digiuno, l’Arnold Palmer Invitational, prova del PGA Tour. A dire il vero non molto tempo fa aveva già dato prova di essere tornato competitivo, al Chevron World Challenge 2011, ma in un torneo di beneficenza non in calendario del PGA Tour e con un field di partecipanti ridotto da altre competizioni in altre parti del mondo. Ora invece si parla di un torneo classico del circuito di golf più prestigioso al mondo, con un montepremi ricchissimo e soprattutto si parla di una prestazione da Tiger d’altri tempi.
Nel mondo online di golf non si parla d’altro: “Tiger Woods is back?” molti sostengono che questo sia l’inizio del ritorno del grande campione per altri invece è solo una vittoria che non per forza testimonia il completo recupero.
Un bel -13 e 5 colpi di distacco al secondo, con una solidità di gioco davvero notevole, soprattutto sul putting che negli ultimi tempi era stato il vero tallone d’achille di Tiger Woods.
Mi sono entusiasmato quando ho visto il secondo colpo alla buca numero 6, un par 5 con tutta l’acqua davanti al green. Un ferro lungo in mano e taglio netto sopra l’acqua con la palla che viene sbattuta in bandiera: se questo non ricorda il Tiger dei vecchi tempi allora cosa dobbiamo aspettare per crederci? per credere che il fenomeno del golf sia tornato?
Che dire poi dell’ottimo Graeme McDowell che lo ha attaccato fin quasi all’ultimo, è un grande giocatore ed anche vincitore di un major, eppure anche sotto tensione Tiger è riuscito ad imbucare diversi putts dalla media-corta distanza che sono stati decisivi per il risultato finale. Questo è quello che più mi riporta alla mente i fasti della giovinezza di Tiger, il non lasciare colpi sul campo tantomeno sul green.
Ora ad una sola settimana di distanza dal primo major della stagione, il Masters di Augusta, ci si chiede se Tiger sia nuovamente alla caccia del suo unico e vero obiettivo cioè il record di majors vinti di Jack Nicklaus. Secondo me si, anzi credo che lui non abbia mai veramente perso le speranze, solo noi fan di poca fede.
Ok lasciato passare il mio personale entusiasmo da fan di Tiger Woods adesso possiamo analizzare la situazione con maggior ragione ed evidenza di fatti per rispondere alle due domande più gettonate del web:
–Tiger Woods è tornato?
–Tiger Woods batterà il record di majors vinti di Jack Nicklaus?
La risposta alla prima domanda non può che essere che un si, ma con le dovute considerazioni. Intendo dire che Tiger è sicuramente tornato ad un livello di gioco eccellente, ed i recenti piazzamenti in gara, il fatto di esser tornato in lizza per la vittoria in molte occasioni e la stessa vittoria di ieri non possono che avvalorare questa affermazione. Ma sostenere che sia tornato quello di un tempo… beh questo non saprei ma va detto che il mondo del golf da allora è cambiato ed è cambiato il modo in cui il resto dei professionisti guarda a Tiger Woods. Nel suo periodo d’oro, o dovremmo dire periodo di dominio, la concorrenza era davvero “misera“, non nel senso del valore, ma nel senso che la sensazione era all’opposto di oggi, cioè un Tiger vincente era la normalità e la notizia era data dal professionista di turno che era riuscito a strappare la vittoria dagli artigli di Tiger.
Ora mi pare che siamo all’opposto, complice anche il lungo digiuno, ma comunque non credo che nei Rory McIlroy, Luke Donald, Lee Westwood etc.. ci sia poi molta sudditanza nei confronti di Tiger Woods, cosa che invece era sicuramente vera prima. Figuratevi che uno dei problemi discussi da Ernie Els con il suo preparatore mentale era il fatto si dover giocare sempre contro il risultato di Tiger.
Quindi la risposta più veritiera credo sia: si Tiger Woods è tornato, ma non credo che nessuno al mondo, in questo momento, sia in grado di tornare ad essere al 100% il Tiger Woods d’un tempo, neanche Tiger stesso, proprio perchè il mondo del golf è cambiato e ci sono moltissimi pro che in sua assenza hanno dimostrato il loro grande valore e che non smetteranno di credere nel loro gioco solo per una vittoria di Tiger Woods.
Per quanto riguarda invece la seconda domanda ritengo che ci siano buone chances di riuscire nell’impresa di vincere più majors di Jack Nicklaus. Il grande orso d’oro ne ha vinti 18, mentre Tiger ad oggi ne ha vinti 14. Questo vuol, ovviamente, dire vincerne altri 4 per eguagliare il record e 5 per batterlo. Vincere un major o vincere una gara del PGA Tour non è esattamente la stessa cosa, forse solo Tiger Woods, tra i giocatori contemporanei, può dirsi in grado di gestire nello stesso modo la pressione, anche se magari il miraggio dell’avvicinarsi dell’obiettivo potrà causargli qualche problema.
L’unico ostacolo credo che sia dato dal tempo: essendoci solo 4 major all’anno credo che l’impresa si possa avverare solo in un periodo di 2/3 anni, che inizia ad essere un lasso di tempo abbastanza lungo soprattutto pensando ai guai fisici di Tiger che spesso lo hanno già costretto a prendere lunghe pause dal gioco, speriamo che gli lascino quindi il tempo di completare la sua missione.
Ognuno è libero di fare le proprie considerazioni ma io sono contento che Tiger sia tornato alla vittoria in quanto credo che la sua figura comunque mancasse al mondo del golf. Non vedo l’ora di seguirlo al Masters!