Nato solo due anni fa, il LIV Golf Tour minaccia di spazzare via la storia del golf: ora torna anche negli Stati Uniti con un torneo spaziale.
Amici mai, perché la concorrenza tra organizzatori nel mondo del golf sta diventando feroce. Così al massimo PGA Tour e DP World Tour (che rappresenta l’Europa) hanno solo imparato a convivere con il LIV Golf Tour, che ora torna negli Stati Uniti per un torneo con cifre e protagonisti da capogiro.
Il progetto della LIV è stato chiaro fin da subito. Tornei ricchissimi e più brevi del normale, in modo da attirare campioni da tutto il mondo e non solo ‘vecchie glorie. Alla base c’è il PIF, il Public Investment Fund che ormai tutto il mondo dello sport a cominciare dal calcio conosce bene. Si tratta del fondo sovrano saudita guidato dal principe Mohammad bin Salman che ha acquistato il Newcastle, ma ha interessi in molti campi dello sport.
Nel 2022 così è nato anche il LIV, sigla che in realtà è un numero romano. Significa 54, come le buche che si giocano in ogni torneo. Questa infatti è la vera novità: campi da 18 buche ma tre soli giri, dal venerdì alla domenica, e soprattutto ogni giocatore è stipendiato con un regolare contratto. In tutti 54, numero non a caso, divisi in 13 squadre più 2 wild card.
I numeri più importanti però sono quelli dei premi. Il primo classificato di ogni gara incassa 4 milioni di dollari e 40 punti, il secondo 2,25 milioni e 30 punti, il terzo 1,5 milioni e 24 punti. Inoltre alla squadra prima classificata un premio supplementare di 3 milioni di dollari per ogni torneo.
Tornei Golf, via alla LIV: la concorrenza a PGA Tour e DP World Tour è sempre più calda
La LIV è partita dal nulla, ma con basi solide non solo economiche. Ha ingaggiato un CEO come l’ex numero uno al mondo australiano Greg Norman e ha imposto fin da subito le sue idee. Nel 2022 e 2023 PGA e DP World Tour non hanno più ammesso chi era andato a giocare nel LIV, ci sono accordi da formalizzare ma al momento nulla di concreto.
In compenso però ci sono i grandi campioni che hanno scelto la Lega araba, l’ultimo dei quali è stato Jon Rahm. Lo spagnolo, numero 3 al mondo e trascinatore dell’Europa nella Ryder Cup 2023 vincente a Roma, da gennaio è passato al LIV seguendo l’esempio di altri colleghi. Solo qualche nome? Phil Mickelson e Dustin Johnson, Bryson DeChambeau, Brooks Koepka e Patrik Reed, ma non solo.
E ora c’è un appuntamento che si annuncia speciale. Perché una settimana prima del Mastars di Augusta, al via l’11 aprile, dal 5 al 7 dello stesso mese il LIV tornerà negli Stati Uniti. Il quinto torneo della stagione infatti si giocherà al Trump National Doral di Miami in Florida, sul percorso del Blue Monster.
Le tappe successive della stagione saranno il 26-28 aprile ad Adelaide, il 3-5 maggio a Singapore, il 7-9 giugno a Houston e il 21-23 giugno a Nashville. Ma dal 12 al 14 luglio il LIV arriverà anche in Europa, a Valderrama che è stato campo di Ryder Cup.